Sticchi Damiani: "Gendrey al Napoli? Non siamo una società costretta a vendere"
Il presidente del Lecce ha commentato le prime voci di calciomercato riguardanti calciatori giallorossi
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, parlando anche di calciomercato e di possibili voci sul trasferimento di Gendrey al Napoli. Ecco di seguito le sue parole:
Questa salvezza per noi vale uno scudetto. Un risultato raggiunto con 3 giornate d’anticipo attraverso una sostenibilità economica che ci permette di guardare al futuro con ottimismo. Pantaleo Corvino è un direttore di altissimo livello e per me non dovrebbe lavorare per una squadra che lotta per la salvezza vista la sua enorme competenza. Però lui voleva tornare a casa sua e non posso che esser contento della scelta sua ed anche della mia: quattro anni fa decisi senza indugio di riportarlo a Lecce. La presenza di un asset dirigenziale che mi affianchi è importante per me. Corvino e agli altri dirigenti hanno svolto un ruolo fondamentale.
Gendrey al Napoli?
Non ho informazioni in merito a questa voce di mercato e soprattutto di mercato me ne interesserò al termine del campionato. Di sicuro non siamo una società costretta a vendere grazie ai nostri bilanci in regola.”
Le dichiarazioni di Sticchi Damiani a Radio Sportiva
Questa, invece, è una parte delle dichiarazioni rilasciate dal presidente giallorosso a Radio Sportiva:
Bello il messaggio di D’Aversa che ci ha dedicato, scritto con il cuore. Mi è piaciuto che Gotti abbia reso meriti a D’Aversa, sicuramente uno scambio edificante. Neppure noi in dirigenza abbiamo mancato di riconoscere il contributo del primo mister. La causa dell’esonero è riconducibile al suo gesto nel finale di Lecce-Verona chiaramente, in quel caso come club non potevamo esimerci dal prendere una misura del genere, l’esonero era inevitabile anche se la squadra in quel periodo era già in calo.
All’area tecnica con Corvino non manca l’esperienza, linee guida sono il fatto che non abbiamo bisogno di particolari cessioni o di mercato in uscita ma dovremo fare scelte logiche, giuste e consapevoli. I calciatori che hanno il sacro furore di voler provare a centrare l’anno prossima una storica terza salvezza di fila possono far parte del progetto, se altri ritengono che il loro livello sia molto superiore è inutile tenerli, si otterrebbe un doppio danno.