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Il calciomercato non è ancora cominciato ma la giostra dei nomi accostati al Lecce ha già preso velocità. Nomi che spesso sono improbabili e che altre volte fanno solo il gioco delle parti in un mercato che vive e si alimenta con le voci ma che spesso si spegne con un nulla di fatto. Da diversi anni il Lecce è il club con i calciatori più accostati in sede di mercato, come se in ogni sessione i salentini dovessero rivoluzionare la Rosa. Il fatto è che di recente il direttore sportivo Mauro Meluso ed il vice-presidente del Lecce Corrado Liguori, ma prima ancora anche il presidente Sticchi Damiani e l'allenatore Fabio Liverani, si sono espressi sul fatto che i giallorossi andranno sul mercato per portare in dote altri 4-5 giocatori. Dunque, apriti cielo! Assist perfetto per le news di mercato. Intanto cominciamo col dire che uno, Giulio Donati, è già arrivato e quindi si passa da 4-5 a 3-4 e poi, aspetto molto più importante direi, mai come questa volta gli acquisti passano dalle cessioni. "Dumancic, Tsonev, Dubickas, Lo Faso, Gallo", è l'elenco non esaustivo, pronunciato da Liguori in una recente intervista, dei calciatori in uscita. Non esaustivo perché mancherebbero anche Fiamozzi, Benzar, forse anche Riccardi e Shakhov. Dunque prima bisogna sfoltire e poi acquisire. Questo sarebbe il diktat imposto a Meluso ma è chiaro che il mercato è fatto di occasioni e coglierle al volo rappresenta una delle capacità di un club ambizioso come il Lecce. Questo significa che a volte si possono accettare sacrifici, si può contravvenire a delle regole interne, pur di arrivare all'obiettivo finale. Quindi magari acquistare prima di vendere. E' già successo e non ci meraviglieremmo se dovesse accadere ancora. Una cosa voglio dirla: se questo dovesse accadere sarebbe una ulteriore conferma di solidità economica di questa Società. Ad una regola ed al suo rispetto io credo fortemente: questa Società non farà mai il passo più lungo della gamba; non sforerà mai il tetto economico sostenibile. Dunque, se mai si dovesse procedere fuori dal protocollo (> vendere per acquisire) allora vorrà dire che il club è ancora solido economicamente. Può sostenersi. Può scommettere ancora. E' normale però che un club neo-promosso, che viene da una doppia promozione tra le altre cose, sia cauto nel fare mercato. Il rischio di una retrocessione con annessi problemi di natura economica è dietro l'angolo. Tuttavia, non è la sola cosa che impedisce ad una neopromossa di competere con i club di pari livello che si sono consolidati in Serie A già da qualche anno (Bologna, Parma, Sassuolo, Udinese per citarne alcune): queste squadre, nel tempo, hanno acquisito solidità finanziaria, stabilità di ogni genere e grado, e portano avanti un progetto tecnico coerente con la categoria. Insomma: il Lecce, per poter competere con queste squadre, dovrà prima salvarsi e poi pensare ad un ricambio ulteriore del suo parco giocatori che sia omogeneo, coerente, nelle esperienze e nelle capacità, con la categoria di riferimento. Intanto ci prova.

LE VOCI SU KEVIN BONIFAZI

E così, tornando alle voci di mercato, non possiamo che sorridere pensando a qualche nome accostato ai giallorossi. E' il caso di Kevin Bonifazi, difensore di 23 anni del Torino, valutato da Cairo 15 milioni di euro. Mi sembra chiaro che sia una voce fuori luogo. Senza senso. Le possibilità che Bonifazi vesta il giallorosso si riducono a questa: cioé che la valutazione cali del 70-80%. I giallorossi in effetti hanno una politica che, come abbiamo già detto, rappresenta una linea guida che potrebbe anche essere disattesa. Soprattutto in questa fase del mercato che non sempre è ghiotta di grandi opportunità. La politica, la rinfreschiamo, prevede l'acquisizione di giovani di prospettiva o il prestito con opzione. Non è previsto il prestito secco, soprattutto per giocatori giovani con ampi margini di crescita. Insomma Meluso potrebbe chiudere l'affare per un prestito con qualche diritto oppure obbligo ma è chiaro che non lo farebbe mai con una valutazione di quel tipo. Bonifazi, a queste cifre, è un obiettivo impossibile.

I RITORNI DI FIAMMA

Il Lecce è alla ricerca di un centrale difensivo di affidamento. I canoni sono sempre gli stessi: preferibilmente giocatori giovani in grado di arricchire la Rosa di Fabio Liverani. Se profili di questo genere non dovessero uscire fuori, allora potrebbero anche essere presi in considerazione nomi come quelli di Matias Silvestre (35 anni, svincolato) o Lorenzo Tonelli (29 anni, di proprietà del Napoli). Due nomi che sarebbero un ripiego visto e considerato i loro pregressi: il primo non gioca da mesi, il secondo pure a causa di un infortunio. Oltretutto Tonelli è recidivo dal 2016.

REBUS FIORENTINA

I giallorossi cercano anche un centrocampista ed il profilo di Saponara è tornato d'attualità. Chiaramente le sue caratteristiche, più offensive che altro, porterebbero ad un ragionamento diverso: far tornare Mancosu sulla linea dei mediani e sfruttare l'ex Milan dietro le punte. E' fattibile? In teoria si ma in pratica? Il trequartista tornerà alla Fiorentina dopo l'esperienza al Genoa e Iachini potrebbe anche decidere di non confermarlo. Alla Fiorentina tra l'altro piacerebbe Farias ma il Lecce a questo punto dovrebbe fare una valutazione a 360 gradi. Vale la pena privarsi di un calciatore che si è già integrato nel gruppo piuttosto che prenderne uno che viene da diversi fallimenti? Anche qui, tutto si riduce ad una opportunità. Quando costerebbe questa operazione ai giallorossi? Quale beneficio potrebbero trarne? Valutazioni che saranno fatte sulla base delle carte in tavola che noi, attualmente, non conosciamo. Altro nome proveniente dagli ambienti viola è quello di Bryan Dabo. Centrocampista in esubero, classe '92. Il Lecce e la Fiorentina insomma potrebbero fare affari ma hanno superato il misunderstanding estivo?

I CAGLIARITANI

Ionita e Deiola sono due nomi già noti ai dirigenti giallorossi. Il primo sarebbe potuto arrivare persino da svincolato qualche mercato fa. Il secondo invece è stato accostato ai giallorossi nello scorso mercato di riparazione e a distanza di un anno la storia e le voci si ripetono. Sono due calciatori che piacciono ma che per vari motivi non possono muoversi da Cagliari. In ogni caso, visti i buoni rapporti tra le due Proprietà, se non dovessero spostarsi, vorrà dire che proprio non ci sono state le condizioni.

IL NOME NUOVO

Un nome nuovo è quello del calciatore svizzero Valon Behrami, 35 anni ad Aprile, svincolato. Di recente ha dichiarato che non è affatto un calciatore finito e che anzi ha molta voglia di giocare. Potrebbe essere sicuramente un calciatore di qualità ed esperienza in mezzo al campo, in grado di calarsi da subito nel campionato italiano. Dovrebbe e potrebbe dare tutto in questi 4 mesi di campionato rimasti. E' una voce plausibile ma la sua età cozza con il progetto tecnico.
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