Tatticamente parlando: palla a terra o lancio lungo
LA FASE DI POSSESSO
La partita contro la Fiorentina ha lasciato l’idea del Lecce che sarà. Dall’inizio del campionato, mister Baroni ha impostato la squadra con un primo obiettivo: solidità. Infatti, la fase difensiva è la migliore degli ultimi anni. Non si è mai visto un Lecce così solido in fase di non possesso. In questa stagione, non ha mai perso con più di un gol di scarto. È sempre rimasto agganciato fino all’ultimo.
Non possiamo spendere altre parole su questa difesa. La nota dolceamara è la fase di possesso. Proprio qui, il Lecce mostra la sua lacuna. L’assenza di un centrocampista in grado di decidere quale sarà la giocata per attivare l’offensiva. Ieri abbiamo assistito ad una squadra perlopiù rinunciataria a partire dal basso. Si è preferito partire con un lancio lungo di Falcone alla ricerca dei centimetri di Ceesay e di Askildsen. Arriviamo proprio al punto della questione. L’impiego dell’ex Sampdoria ha mostrato quanto potrebbe essere importante questo ragazzo. Askildsen è dotato di fisicità, piedi educati e visione di gioco. Non solo, ricordate la sventagliata immediata su calcio di punizione per Banda?
Partiamo proprio da qui, l’assenza di Hjulmand e il conseguente impiego di Blin ha offerto la doppia possibilità. Ieri il francese ha verticalizzato tanto, non solo, per il giocatore immediatamente vicino, anche per uno degli esterni. Questo ha permesso di creare densità in una parte del campo e permettere giocate e triangolazioni. Detto ciò, perché riteniamo importante Askildsen. Il centrocampista norvegese ha i colpi per far girare questa squadra. Rappresenta il doppio regista nella ripartenza dal basso e l’appoggio in più, oltre la punta, nel lancio lungo. In questo momento, è l’unico a centrocampo in grado di ricoprire un ruolo fondamentale. La sua presenza accanto a Ceesay permette di avere una soluzione e un appoggio in più che garantisce una manovra continua e ricamata sulla trequarti.
Invece, la sua posizione nella costruzione dal basso alimenta tranquillità nella gestione del pallone e favorisce delle scelte lineari e sicuri nella costruzione dell’azione. Ecco perché l’indiziato ad accompagnare e a creare la superiorità in area ricade sull’altra mezzala, ieri interpretata magistralmente da Gonzalez.
Questo è il Lecce e su questo si deve migliorare per creare meccanismi automatizzati per facilitare e per alimentare la fase di possesso. Il primo tempo di ieri ha servito l’antipasto di quello che i giallorossi faranno per tutto il campionato. Su questo si dovrà lavorare, i presupposti ci sono.