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Vera Indino, allenatrice del Lecce Women, è stata nostra ospite in diretta su Twitch.

Su Lecce-Napoli

“Lecce un po' timoroso, non era quello delle ultime partite. Ma la differenza l'ha fatta il Napoli, che è stato superiore e ha meritato la vittoria. Non credo si tratti di alti e bassi: i ragazzi sanno l'obiettivo della stagione. È il tifoso che vive troppo le vittorie e le sconfitte. Per fortuna qualche punto è stato già fatto, credo la squadra sia sul pezzo e abbia meritato i punti. Sbaglia il tifoso a pensare di avere davanti una squadra che può fare altro”.

Su Lecce Women e D'Amico

“D'Amico ogni anno supera un record, a breve arriverà a 250 gol in carriera. Si carica la squadra sulle spalle. Col Palermo abbiamo vinto col cuore, perdevamo 1-0 e le ragazze hanno lottato. Non la migliore partita, ma l'abbiamo sbloccata nel momento di sofferenza. Venivamo da due sconfitte e avevo chiesto alle ragazze di reagire. Serena ogni anno riceve 2-4 offerte dalla Serie A e puntualmente le rifiuta. In campo è una trottola nonostante la doppia operazione dello scorso anno".

Su Krstovic

“Krstovic mi piace, è uomo d'area di rigore molto forte di testa, ma bravo anche a far salire la squadra. Credo che farà molto bene, sui cross c'è sempre. È importante ne arrivino tanti e fatti bene”.

Su Lecce-Sassuolo

“Berardi fa la differenza. Il Lecce se la può giocare tranquillamente, il Sassuolo non è il Napoli. A livello mentale si può approcciare diversamente. L'assenza di Banda pesa, è un giocatore imprevedibile. È coraggioso, tenta sempre la giornata dando la superiorità numerica”.

Sul Lecce di Corvino

“Con Corvino il Lecce è sempre riuscito a trovare calciatori sconosciuti per rivenderli bene. Credo la valutazione di Hjulmand fosse giusta, è un calciatore giovanissimo che deve migliorare ancora e il calcio portoghese può essere la soluzione giusta. Ramadani ha caratteristiche completamente differenti. Col Napoli ha commesso errori gravi, ma ciò non cambia l'analisi sul suo valore. Ha grande visione di gioco”.

Sul futuro del Lecce Women

“Si può arrivare a livelli superiori, ma ci vuole tempo per valorizzare le ragazze del territorio. Dallo scorso anno stiamo raccogliendo i frutti del nostro settore giovanile. Stanno esordendo 2008, 2009, giocano le 2006 e 2007. Per fare il salto adesso bisognerebbe investire su calciatrici dall'estero, ma si rischierebbe di fare il salto di categoria senza avere la struttura per reggerla. Bisogna avere la pazienza di far crescere le nostre ragazze. Il campionato di Serie C è diverso, solo la prima sale di categoria”.

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