Juve-Lecce: sfida (quasi) impossibile, ma non impraticabile

Dopo il pari che ha lasciato l’amaro in bocca contro il Venezia, il Lecce si prepara ad affrontare una Juve rivitalizzata. Allo Stadium servirà la partita perfetta: dura, coraggiosa, intelligente.
La metamorfosi bianconera sotto Tudor
Dimenticate la Juventus compassata e prevedibile vista per mesi. Con l'arrivo di Igor Tudor, i bianconeri hanno subito una trasformazione radicale. Dove prima c’erano palleggi lenti e manovre orizzontali, oggi c’è una Juve che va dritta al punto: verticale, aggressiva, affamata. Una squadra che attacca in massa, portando numerosi uomini nella metà campo avversaria e che difende uomo a uomo a tutto campo.
Assetto tattico e giocatori chiave della nuova Juventus
Con l’arrivo di Igor Tudor, la Juventus ha visto un buon cambio di passo, con alcuni giocatori che sono diventati imprescindibili nel nuovo corso tattico. Il modulo adottato è un 3-4-2-1, ma in campo si presenta come un sistema dinamico e fluido.
Nel centrocampo bianconero, Khephren Thuram e Manuel Locatelli sono i titolari che garantiscono dinamismo e solidità. In particolare, Locatelli, in goal nell’ultima partita contro la Roma, ha trovato nuova linfa sotto la guida di Tudor, che lo ha anche premiato con la fascia da capitano. Questo riconoscimento ha rivitalizzato il suo gioco, facendo emergere quella leadership che può risultare cruciale per dare equilibrio alla squadra.
Al fianco di Locatelli, Thuram è il perfetto interprete del calcio verticale e aggressivo che Tudor sta cercando di instaurare. La sua capacità di recuperare palloni e l’intensità che mette in ogni azione lo rendono un uomo fondamentale nel centrocampo della Juve, sia in fase difensiva che in quella offensiva.
Più avanti, tra le linee, si muovono Kenan Yildiz e Nico Gonzalez, due elementi in grande spolvero. In particolare, il ruolo di Nico Gonzalez ha subito un’evoluzione importante sotto la guida di Tudor: l’argentino ha il compito di muoversi tra il centrocampo e la linea difensiva avversaria, creando superiorità numerica e facilitando l’avvio delle azioni offensive. Questo nuovo ruolo, che lo porta ad agire tra le linee, lo rende imprevedibile e molto difficile da marcare per le difese avversarie.
Infine, Kalulu, che ricoprirà il ruolo di braccetto di destra, è un altro elemento chiave nel piano di gioco di Tudor. La sua propensione a spingere in avanti e a creare superiorità numerica sull’esterno è un aspetto fondamentale nel 3-4-2-1 della Juventus.
In attacco, Dusan Vlahovic si conferma come il punto di riferimento offensivo. Tudor lo ha elogiato più volte, definendolo il miglior centravanti della Serie A durante la sua avventura a Verona.