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Ante Rebić è attualmente svincolato, ma potrebbe rimanerlo ancora per poco. L’attaccante croato, classe 1993, nella scorsa stagione era stato presentato come il grande colpo di fine mercato a parametro zero del Lecce: una valida alternativa a Krstović, ma con un profilo internazionale e un passato importante, testimoniato anche dallo scudetto vinto da protagonista con la maglia del Milan. Tuttavia, le aspettative dei tifosi salentini non sono state ripagate: il rendimento di Rebić è stato altalenante, con soli quattro match giocati da titolare (contro Torino e Atalanta in trasferta, per l’assenza di Dorgu e Krstović, in Coppa Italia contro il Sassuolo e in casa contro la Fiorentina) e un solo gol segnato, seppur pesantissimo.

La sua unica rete è arrivata infatti nei minuti di recupero contro la Juventus, regalando un pareggio per 1-1 e confermando una tradizione personale che lo vede spesso decisivo contro i bianconeri, la sua vera “vittima preferita”.

Tantissima esperienza in Europa per Rebic

Dal 1° luglio, l’ex attaccante di Verona, Fiorentina, Eintracht Francoforte e Milan è libero da vincoli contrattuali e rappresenta un’occasione importante per molti club, anche alla luce della sua esperienza (368 presenze ufficiali in carriera) e della sua versatilità tattica. Rebić ha ancora molto da dare al calcio prima di chiudere la carriera, e secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, si starebbe valutando anche un ritorno in patria.

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Già la scorsa estate l’Hajduk Spalato e la Dinamo Zagabria avevano provato a riportarlo in Croazia, ma a spuntarla fu Pantaleo Corvino, che lo convinse a firmare con il Lecce puntando sulla possibilità di restare nei grandi palcoscenici europei. Palcoscenici in cui però non è riuscito a ritrovare lo smalto degli anni milanisti, quando in 123 presenze con i rossoneri mise a segno 23 gol e 19 assist, diventando un punto fermo nell’attacco di Pioli grazie alla sua capacità di agire sia come centravanti che da esterno. 

In giallorosso non è riuscito a lasciare il segno, anche a causa dei numeri importanti di Krstovic, che lo hanno reso il titolare inamovibile, lasciando solo pochissimi minuti sia a Rebic che a Burnete. Tuttavia, la sua voglia di rimettersi in gioco non è mai venuta meno, e ora potrebbe cogliere l’occasione per rilanciarsi in un contesto più familiare e motivante. La Croazia, in questo senso, rappresenta una destinazione perfetta sia dal punto di vista affettivo che sportivo.

Rebic torna in patria? L'indiscrezione di PL trova conferme

L’ipotesi di un ritorno in patria si è riaccesa nelle ultime settimane, con diversi insider di mercato — tra cui Lorenzo Moretto — che confermano nuovi contatti tra Rebić e l’Hajduk Spalato. La formazione biancorossa, lo scorso anno guidata da Gennaro Gattuso (ora CT della Nazionale italiana), ha chiuso il campionato al terzo posto, a soli due punti dal titolo, e può contare su talenti come Marko Livaja, uno dei giocatori albanesi più tecnici e rappresentativi, con un passato anche in Serie A.

Per Rebić non sarebbe solo un ritorno in patria, ma anche un ritorno alle origini: proprio a Spalato aveva iniziato la sua carriera con l’RNK, collezionando 57 presenze, 16 reti e 6 assist. Un rendimento che gli valse, all’epoca, l’attenzione di Corvino, allora direttore sportivo della Fiorentina, che decise di puntare su di lui per portarlo in Italia.

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