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Continua a tenere banco il tema della ripresa del campionato di Serie A con pareri discordanti ed indicazioni che ogni giorno cambiano in un verso o nell’altro. Se la vita sta tornando, a piccoli passi, verso una normalità seppur tra tanti elementi di complessità, per quanto riguarda gli sport, soprattutto quelli individuali, la situazione è sempre in alto mare. Ciò che è certo è che, dopo mesi di ipotesi spesso campate in aria, nelle prossime ore si dovrebbe assistere ad un qualcosa di più concreto in quanto è atteso il parere del Cts sul protocollo della Federcalcio. La Federazione ha, negli scorsi giorni, emanato un documento che rappresenta un protocollo per ripartire: la parola finale spetta comunque alle istituzioni, Governo e Comitato Tecnico Scientifico. Si parla in sostanza di linee guida per allenamenti negli sport di squadra e per la riapertura degli impianti sportivi . Obiettivo è quello di iniziare a far riprendere l’attività sportiva a tutti i lavoratori del comparto. A breve dovrebbe arrivare il parere tanto atteso dal quale si capirà molto circa le reali possibilità di ripresa del campionato di Serie A. Sono in molti a spingere per una ripartenza, le motivazioni sono soprattutto di natura economica visto che il sistema rischia di implodere ed il calcio è pur sempre una delle aziende più ricche del paese. A questo riguardo si stanno vagliando molte strade, tra le quali quella della tassazione sulle scommesse: si era parlati di congelare una cifra, equivalente allo 0,75%, del totale raccolta delle scommesse sportive per alimentare il Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale. Una decisione osteggiata da molti, in quanto gli operatori del settore scommesse sportive hanno già una tassazione elevata (si parla di un giro d’affari pari a circa 50 miliardi annui) ed oltretutto, a causa del lock down con tutti i principali sport fermi da mesi, il comparto ha già subìto uno scossone non da poco. La Serie A è ferma da molte settimane, ancora non si sa quando e se ripartirà: ed a ruota sono bloccate anche le relative scommesse, con i palinsesti dei principali bookmakers vuoti. In sostanza pensare ad una tassa sui bookmakers di scommesse potrebbe non essere funzionale, o quantomeno non incontrare il favore dei diretti interessati. Tutte situazioni comunque che, ad oggi, sono in divenire: sempre in attesa di capire come si evolveranno le cose e se sarà possibile portare a termine il tanto travagliato campionato 2019/2020.
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