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La stagione 2019-2020 ha visto il ritorno nel grande calcio del Lecce dopo anni di assenza. I giallorossi da outsider del campionato hanno stupito sia in campo che sugli spalti, mandando più volte sold out i settori del Via del Mare e dimostrando costantemente il forte attaccamento della città ai colori della propria terra. I dati parlano chiaro: il Lecce è la nona squadra di Serie A con più affluenza nelle partite casalinghe, avendo raggiunto 297.429 spettatori totali ed una media di 22.879 a match. Sono numeri importanti che riempiono di orgoglio la piazza ed assumono ancora più valore pensando che il Via del Mare non è di certo la struttura con più capacità del campionato. Purtroppo per un po’ di tempo non assisteremo allo spettacolo offerto dagli spalti del nostro stadio poiché, a causa delle normative per contrastare la diffusione del COVID-19, le partite si disputeranno a porte chiuse fino a data da stabilire. Ciò comporterà un duro colpo a livello economico per la nostra società, che senza gli incassi dello stadio perderà una delle proprie maggiori fonti di profitto. È difficile quantificare a quanto ammonterà la cifra persa dal Lecce, ma tenendo conto del rapporto incassi-spettatori avuto prima dello stop della competizione possiamo averne una proiezione approssimativa. Innanzitutto è necessario distinguere il divario del costo dei tagliandi nei big match (Juve, Inter, Milan e Napoli avevano prezzi maggiorati) e nel resto degli incontri. Nella restante parte di stagione che si svolgerà a porte chiuse il Lecce affronterà in casa solo i rossoneri, quindi un singolo match riporterà una perdita economica molto alta. Contro il Milan erano attesi infatti circa 26.278 spettatori, con un incasso totale che si sarebbe aggirato sugli 855.000 euro tra paganti e abbonati. Nelle altre sfide di campionato il Lecce ha sempre vantato attorno ai 3.500 paganti, i quali fruttavano un incasso netto di 68.000 euro. Quest’ultimo se sommato agli abbonamenti arriverebbe a raggiungere un mancato incasso di 300.000 euro a partita. Distinti i costi dei tagliandi e acquisita una media generale (ma comunque netta ed approssimativa) di entrate a match è il momento di tirare le somme finali. I giallorossi avrebbero dovuto giocare in casa altre 6 sfide (Milan compreso) e di conseguenza l’incasso totale si sarebbe aggirato sui 2.355.000 euro netti, di cui circa 900.000 dai paganti. Perdite impressionanti che in un’ottica generale devono essere sommate anche alla svalutazione di tutti i giocatori ed agli altri handicap causati dall’emergenza COVID. Alla fine della corsa tutte le società calcistiche risentiranno notevolmente di quanto accaduto in questi mesi di stop, ma saranno proprio quelle con maggiore stabilità economica ad uscirne indenni e su questo non ci sono dubbi: il Lecce sarà una di queste.
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