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Il calcio intende ripartire, la FIGC non vuole più perdere tempo e si sta industriando per offrire soluzioni al governo italiano. Riunioni giornaliere, idee improbabili, protocolli maccheronici. Il mondo del calcio, spesso tronfio, quando tutte le altre federazioni sportive hanno abbassato le saracinesche, vuole risolvere il problema del Covid 19, peccato che il fior fiore degli scienziati e delle menti illuminate dell’intero globo, ancora non ci sia riuscito. Ripartire ora è una forzatura aberrante ed il perché è fin troppo semplice da spiegare: alla base c’è un ricatto, se non vogliamo chiamarlo così c’è senza dubbio il tentativo di impaurire i presidenti delle società che ricordiamo, nel calcio professionistico, sono delle SpA. “Il calcio se non riparte muore” è questa la minaccia, il “ricatto”, il grido dall’allarme che i vertici propagano ed i presidenti non possono fare altro che prenderne atto ascoltando le proposte. Soluzione? Bene se l’epilogo dev’essere la tragedia si riparta pure, dicono i presidenti più razionali, ma senza affrettare i tempi, non certamente adesso. Si riparta solo quando il virus sarà effettivamente sotto controllo, rischiando pochissimo, con un protocollo che metta al primo posto la sicurezza e la salute, non solo a parole ma con i fatti. Perché? Perché la “soluzione” all’interno del protocollo inviato al ministro dello sport ed al ministro della salute, pensata da menti brillanti evidentemente, prevede una cosa scioccante: nel caso di contagio di un singolo atleta, il resto della squadra non va in quarantena, ma viene isolato soltanto colui che è positivo. Ma davvero? Applausi! Quando tutta la popolazione in caso di contagio è costretta alla quarantena, soprattutto il contagiato e le persone che vivono/lavorano con lui, nel calcio no. Quando gli stabilimenti balneari, ad esempio, stanno facendo i salti mortali per cercare di preparare la stagione con investimenti mirati nel rispetto della normativa, predisponendo distanze che evitino accostamenti e contiguità, in uno sport di contatto come il calcio invece si può derogare? Ci permettiamo di pensarlo ed anche di scriverlo per inciso: tutto questo è follia, il preludio ad un caos senza precedenti. Ci sarebbero figli e figliastri. Non va bene.
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