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Intervenuto nel corso della trasmissione #PLRadio by Ottica Salomi, l'ex difensore del Lecce, oggi dell'Alessandria, Francesco Cosenza ha parlato del momento che sta attraversando insieme alla sua famiglia e a tutti i suoi colleghi in una zona che è stata colpita duramente dal Coronavirus: "Sto come tutti gli italiani che vivono al nord vicino all'epicentro del focolaio e quindi siamo già in quarantena da 9 giorni in maniera rigida. Si respira un'aria pesante ma con tanta fiducia che tutte le cose ritorneranno al loro posto". Da buon professionista continua ad allenarsi per farsi trovare pronto quando le cose torneranno ad essere quelle di una volta: "Ho acquistato un tapis roulant e qualche attrezzo e si fa quel che si può. Ora la priorità è la salute di tutti, lo sport rimane in secondo piano anche se siamo professionisti e dobbiamo pensare a quando le cose si aggiusteranno dunque dobbiamo cercare di farci trovare pronti".  La reazione quando hanno saputo del Coronavirus è stata un crescendo di emozioni: "Non ci siamo resi conto subito della situazione ma solo dopo che c'è stata la prima notizia della Pianese che aveva avuto un caso e che noi avevamo affrontato 20 giorni prima. Poi sia la Pianese che l'U23 della Juventus sono state messe in quarantena e da lì ci siamo resi conto della situazione fino a poi passare a 10-15 giorni fa quando abbiamo notato le forze dell'ordine in giro ad avvisare le persone di stare a casa e da allora noi siamo reclusi a casa". Il Lecce è la squadra con cui Cosenza è sceso più volte in campo con la stessa maglia 109 partite: "Il Lecce ormai è nel cuore come lo è la mia Reggina perché son cresciuto li. Lecce è la mia seconda città, ho trovato tantissimi amici, delle emozioni incredibili e quindi lasciare un bel ricordo era importante e ci sono riuscito nel mio piccolo. Ci torno volentieri anche perché ho casa, ho l'attività e tantissimi amici. Per me è un punto di riferimento e lo sarà per sempre". In queste 109 partite anche 4 gol ma uno è rimasto impresso nella sua mente: "Il più importante è stato quello a Rende, vittoria di 1-0 in un campaccio difficile in un momento del campionato particolare. Mi ricordo poi a Lecce al ritorno un'accoglienza dei tifosi come se avessimo già vinto il campionato ma mancavano 10-11 partite. E' quello forse il più importante, il più bello invece quello col Monopoli di testa sotto la curva nostra e quello è un ricordo bellissimo". Tornando alla situazione attuale, sarà molto impegnativo per i calciatori tornare all'attività quotidiana: "La condizione fisica sicuramente verrà meno perché noi siamo abituati ad allenarci tutti i giorni a ritmi elevati per almeno due ore al giorno facendo dei programmi dettati dalla forza e dall'atletica. Riprendere sarà dura ma in questo momento la cosa principale sarà risolvere il problema Coronavirus. Secondo me ci vorrà un po' di tempo e quindi almeno un mese tra preparazione e amichevoli e poi speriamo di rientrare subito a pieno regime".  Ultimo ma non per importanza, è l'argomento solidarietà dove Ciccio Cosenza si è sempre dimostrato aperto e disponibile anche grazie alla sua Associazione: "Ci siamo mossi per dare una mano in generale agli ospedali d'Italia. Tanti miei compagni ed ex compagni hanno aderito donando la loro maglia che sarà su e-Bay e l'asta che durerà 3 giorni ed aiuterà ogni ospedale che il ragazzo deciderà di aiutare. Noi abbiamo contatti con tutti gli ospedali d'Italia. Potete partecipare tutti per contribuire". 

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