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Il Lecce riprende la sua corsa verso la salvezza da Firenze, contro i viola padroni di casa. Liverani si affida ai giocatori più in forma, schierandoli con il solito 4312. In porta c’è Gabriel; il quartetto difensivo è composto da Rispoli, Rossettini, Lucioni e Calderoni; il centrocampo è formato da Petriccione, Tachtsidis e Tabanelli; alle spalle dell’inedito duo La Mantia – Farias, ha licenza di agire Shakov. La Fiorentina, dal canto suo, deve fare a meno di Chiesa e si affida alle giocate di Castrovilli e Ribery. I viola partono subito con il piglio giusto e guadagnano due calci d’angolo nei primi minuti di gioco. Lirola, al decimo minuto, sfiora invece la rete del vantaggio con un pericolo fendente. I giallorossi non riescono ad uscire dalla propria metà campo per creare pericoli concreti alla formazione di Montella. Rispoli fatica a contenere le sortite offensive di Dalbert ed alla mezzora viene ammonito, dopo aver compiuto un blocco. La Fiorentina attacca a spron battuto alla ricerca del goal e lo sfiora con il centrocampista ex inter, il quale colpisce di testa e la manda ad un passo dal palo. Dopo un minuto di recupero, il direttore di gara decreta la fine della prima frazione, nella quale la partita è stata molto equilibrata e povera di occasioni. La ripresa riparte con un cambio nelle fila dei viola: Boateng rileva Ribery. I giallorossi al minuto 49 passano con un gran goal di La Mantia, abile nello sfruttare un fantastico assist di Shakov. Dall’altra parte, Gabriel compie un vero e proprio miracolo sul colpo di testa di Vlahovic. Qualche minuto dopo si ripete ancora sempre sul serbo, il più ispirato dei suoi. Liverani decide di cambiare il suo attacco, inserendo Babacar per Farias. Rossettini interviene su Castrovilli e subisce un’ammonizione che gli costerà la prossima gara interno contro il Genoa. Il direttore di gara non vede un netto calcio di rigore nei confronti dei giallorossi, dopo che Shakov è stato atterrato in area. Liverani sostituisce poi La Mantia con il colombiano Vera. Babacar spreca un’occasione clamorosa e non chiude il match, sfruttando malissimo un contropiede che si era conquistato con tenacia. Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro sentenzia la fine del match. Il Lecce vince e conquista tre punti d’oro per la lotta salvezza.
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