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La punizione pennellata da Filippo Falco, al minuto 86 di Atalanta – Lecce, doveva solo essere spinta in porta. Fabio Lucioni, difensore giallorosso, ha impattato perfettamente la sfera, insaccandola alle spalle dell’incolpevole Gollini e siglando il goal del definitivo 3 a 1 per i bergamaschi. “Lo zio”, questo è il soprannome di Lucioni fin dai tempi di Benevento, ha segnato dunque il suo primo goal in Serie A. Certo, la sua prima marcatura nella massima serie ha il sapore amaro della sconfitta, poiché è arrivata a risultato oramai compromesso, ma il goal, in ogni caso, rappresenta una grande soddisfazione personale per un calciatore che, fino a pochi anni fa, calcava i campi della Lega Pro ed ora, invece, ha la possibilità di misurarsi contro grandi campioni. A dire il vero, Fabio aveva già timbrato il cartellino nel massimo campionato, durante la sfida tra Benevento e Bologna di due stagioni fa. Il tempestivo intervento del Var in quell'occasione però gli ha negato la gioia della prima rete in Serie A, lasciando l’urlo di gioia strozzato in gola. Lo scorso anno Lucioni si è dimostrato presenza costante sui calci piazzati, fornendo un’ottima e valida soluzione in fase offensiva, grazie soprattutto alla precisione delle punizioni battute da Falco e Petriccione. Domenica il classe ‘87 non ha giocato la sua miglior partita, complice anche l’incredibile stato di forma degli avanti atalantini. Fronteggiare Zapata, Ilicic e Gomez non è compito semplice ed il Lecce è uscito dal campo senza aver ottenuto alcun punto, sebbene impegno e determinazione non siano mancati. Il tecnico leccese si aspetta che i suoi due centrali di difesa possano assicurare fisicità e centimetri anche nell'area avversaria, garantendo magari qualche goal utile a raccogliere punti salvezza. I salentini dovranno lavorare molto durante la sosta per le qualificazioni ai prossimi Europei. La truppa di Liverani ha bisogno di riacquistare fiducia ed entusiasmo dopo le due sconfitte consecutive con Roma ed Atalanta. Lucioni è uno dei leader di questo gruppo ed ha il compito di spronare i suoi compagni a dare ancora di più, per difendere una categoria difficile ma esaltante per tutto l’ambiente. Il difensore di Terni conosce il suo passato ed è consapevole dei suoi punti di forza. Lo scorso anno ha dimostrato con i fatti di credere al progetto Lecce, rimanendo nel Salento nonostante la sostanziosa offerta del Sassuolo. Dopo 7 giornate di campionato c’è ancora tutto il tempo per ottenere i risultati prefissati ad inizio stagione. Il numero 5 giallorosso deve guidare la sua retroguardia, una difesa che dovrà crescere in condizione ed intesa per fermare le folate degli avversari.
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