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Fabio Liverani ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Lecce, incontro valido per la prima giornata del campionato di Serie A. Queste le sue dichiarazioni: “L’identità della nostra squadra è chiara, proveremo a giocare a calcio, per capire chi siamo ce lo dirà solo il tempo, non credo che potremo avere un’identità definitiva prima di dieci partite di campionato, sappiamo che bisogna fare punti e sappiamo qual è il nostro campionato, dobbiamo essere equilibrati per capire che questa è la prima tappa di un campionato lungo, dobbiamo provare a raggiungere la salvezza che sarebbe il nostro scudetto”.

“Noi non ci snaturiamo in base all’avversario, i numeri e i moduli lasciano il tempo che trovano. L’approccio, la personalità e il coraggio fanno la differeza. In queste partite ci vuole coraggio, sarà una gara di grande sacrificio. Soffriremo con tutte le squadre ma mi farebbe piacere che nella sofferenza ogni tanto si riesca a creare dei problemi agli altri con le ripartenze. Sarà bello vedere la mia squadra come reagirà alle prime difficoltà, sarà bello confrontarsi su questi palcoscenici, dobbiamo capire se riusciremo a starci e in che modo riusciremo a farlo. L’Inter? È una squadra che senza ombra di dubbio è costruita per obiettivi importanti, ha fatto un mercato di spessore e la proprietà è sulla strada per poter competere con i primi dieci club europei. Hanno la volontà di fare qualcosa di importante. Arrivo a questa Serie A con esperienza e consapevolezza del mio ruolo. Quando faccio questo lavoro mi emoziono sempre, dò lo stesso valore al lavoro quando vado a Pagani e quando vado a San Siro. Chiaramente oggi ho un obiettivo più affascinante, vivo quest’esperienza con serenità perché mi piace misurarmi col calcio più bello. All’Inter non toglierei nessuno, mi piace giocarmela così, sapendo che la differenza è tanta ma voglio giocarmela con tutti gli effettivi. All’inizio della loro avventura credo che nemmeno nei suoi sogni più belli la proprietà avrebbe potuto immaginare in tre anni di arrivare a San Siro. I sogni si realizzano con il lavoro, io sono arrivato in nazionale dopo aver giocato 24 partite a Perugia, nel mio periodo se non giocavi nelle prime squadre in classifica non venivi considerato. Oggi è cambiato, si è ampliata la possibilità, oggi i giocatori in nazionale arrivano da tutte le squadre, per arrivarci bisogna fare qualcosa di straordinario, credo che Falco abbia le qualità per far pensare il CT ad una convocazione. Stadio? La proprietà ha fatto sacrifici importanti, grazie a questa società ci potrà anche essere la possibilità di portare una partita dell’Italia, credo che oggi sia un sogno realizzabile”.

”Con l’Inter potrà esserci emozione ma dobbiamo superarla se no si rischia di non giocare e poi di pentirsene. È una partita di calcio, difficile e importante, ma dobbiamo giocare con spensieratezza e coraggio. Al novantesimo tireremo le somme e vedremo cosa abbiamo fatto. La forma fisica sarà simile per entrambi, molto dipenderà dagli episodi della partita che faranno la differenza. La squadra sta bene e credo che possa fare la sua partita. Le differenza ci sono e non si può negare, noi dobbiamo fare la nostra partita al massimo delle possibilità. Shakhov? Sta bene, come Mancosu e Benzar è rientraro. Sono delle opzioni per la prossima partita. Noi oggi abbiamo una squadra abbastanza completa, con caratteristiche diverse e complementari. Ci vorrà tempo poi per capire quale sarà la formula giusta. Alla squadra prima si scendere in campo dirò di divertirsi e di godersi la serata giocando con grande attenzione”.

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