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Questa mattina, nella sala stampa Sergio Vantaggiato, è stato presentato il nuovo colpo del Lecce: Gianluca Lapadula. Volto disteso, camicia bianca, è cominciata una nuova stagione anche per l'attaccante originario di Fasano che nelle ultime stagioni ha vissuto momenti di alti e bassi. "Appena ho sentito la parola Lecce non ho esitato un solo istante. L'entusiasmo che si respira in questa città è coinvolgente. Negli ultimi due anni - spiega il centravanti - ho lottato per la salvezza e mi è servito molto per fare esperienza". Il suo rapporto con il mister: "Ho conosciuto Liverani in aeroporto perchè avevamo casualmente lo stesso volo. Amici e colleghi mi hanno parlato di lui come un allenatore dal grande carisma e dalle grandi idee di gioco". Poi racconta la sua carriera: "Dopo l'annata di Pescara ho avuto problemi fisici che non mi hanno permesso di esprimermi al meglio. Al Genoa sono stato sempre con qualche acciacco fisico mentre sono stato bene solo al Milan. Spero di poter essere il calciatore che ha chiuso al Genoa con le ultime 4-5 partite in cui mi sono espresso al massimo. Adesso comunque fisicamente sto bene". Le sue aspettative in giallorosso: "Avevo bisogno di un ambiente come questo perché vengo da due anni difficili. Proprio l'ambiente ha influito sulla mia scelta, qui c'è l'entusiasmo delle due promozioni dirette. Sono qui da due giorni e non ho ancora pagato un caffè (ride). Per venire qui ho sentito Checco Palmieri che mi ha parlato di una città stupenda ma in tanti mi hanno parlato bene di Lecce, della città e dei pasticciotti...". Le sue origini calcistiche e non: "Sono originario di Savelletri, per questo faccio spesso le vacanze in Puglia. Sulla mia carriera hanno inciso due allenatori, in particolar modo, Vivarini e Petrone, che hanno saputo darmi ordine in campo. Mi hanno dato un'identità e fatto fare esperienza. A queste due persone sono molto legato".  Subito in tuta: "Questo pomeriggio farò il primo allenamento e non vedo l'ora di cominciare. Conosco già, perchè ci ho giocato insieme, Gabriel, Rossettini e Tabanelli. Altri li ho incontrati da avversario. Prima o seconda punta per me cambia poco, mi trovo bene lì davanti. Conosco bene Falco e La Mantia e sono calciatori che mi piacciono molto. La Mantia lo ricordavo in C e si è confermato anche lo scorso anno, Falco è molto forte". Una domanda infine sul mercato e l'ipotesi Yilmaz: "Se una Rosa ha molti giocatori forti ti diverti di più in campo ed è meglio per tutti. Mi auguro che la Società faccia scelte giuste ma non ho alcun dubbio su questo...".  
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