Il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, è intervenuto come ospite negli studi di Stile TV, dove ha commentato la partita tra Lecce e Napoli, affrontando però anche altri temi legati alla squadra e al momento del club,, svelando anche un aneddoto su Antonio Conte. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla partita Lecce-Napoli
Sono amareggiato per la sconfitta. Fare una prestazione importante contro i campioni d'Italia e non raccogliere punti porta un po' di delusione. In ogni caso, la crescita di un club passa anche da questi momenti. Dobbiamo crescere, abbiamo un obiettivo e dobbiamo saper soffrire.
Squadra giovane e crescita
Noi siamo una delle squadre più giovani del campionato e quando hai i giovani, questi possono fare errori, sbagliare un calcio di rigore è umano, anche i campioni sbagliano e anche questo è stato un momento di crescita per il ragazzo e per il club. Camarda ha chiesto di battere il rigore, si è preso una grande responsabilità e quando un giocatore chiede di farlo dimostra grande personalità.
Camarda rientra nei rigoristi e il mister ha accolto il suo invito. Può succedere di sbagliare un rigore e pregiudicare il risultato, ma fa parte della crescita. Oltre ad avere tanti giocatori nati dopo il 2000, mi piace menzionare un dicembre 2004, Tiago, il difensore centrale che sono certo diventerà un pezzo pregiato del calcio internazionale.
Un aneddoto su Conte
Conosco Conte da quando era giovanissimo, conosco il suo operato da calciatore e da allenatore. Da giocatore lo volevo tesserare, doveva essere il suo primo tesseramento e, anche dopo aver smesso, aveva firmato con il Lecce l'ultimo contratto della carriera. Poi, per una serie di motivi, tutto questo non si è concretizzato. Antonio è bravo a esaltare tutte le squadre che allena, migliorando sia il gruppo che i singoli: è straordinario nel suo lavoro.