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La settimana che porta alla trasferta di Perugia non sarà una settimana tranquilla per Fabio Liverani. Da risolvere c'è la grana difesa. Il reparto è falcidiato da infortuni e squalifiche e proprio nella partita più importante della stagione, quella che chiuderebbe le porte alla Serie A diretta in caso di mancata vittoria. Al tecnico laziale mancherà un intero reparto, sufficiente a giocare un campionato da titolare: Fiamozzi, Lucioni, Bovo, Calderoni. I primi tre mancheranno certamente poiché il centrale ex Benevento è stato fermato un turno dal giudice sportivo, gli altri due sono fermi ai box per infortunio. L'unico dubbio resta su Calderoni che deve ancora sottoporsi ad esami strumentali che scongiurerebbero problemi più gravi. Come detto già in altre sedi, non bisognerebbe rischiare ulteriormente il calciatore, seppure in una gara importante come questa, per evitare di perderlo per il finale di stagione. Un finale che potrebbe chiudersi con i playoff prolungando di fatto il campionato. A questi bisogna aggiungere un altro infortunato, Ciccio Cosenza, che sta approfittando del suo mancato impiego per curare un vecchio problema. In Rosa restano abili ed arruolabili Venuti, Meccariello, Marino e Riccardi. Outsider ci sono Di Matteo e Pierno. Le possibilità per Liverani sono diverse a seconda di come penserà di affrontare il Perugia. Comunque sono tutte le ipotesi prevedibili in caso di mancato utilizzo di Calderoni.

NECESSITA' DI IMPOSTARE L'AZIONE DALLE RETROVIE

Se Liverani non vorrà rinunciare a fare gioco a partire dalla difesa, potrebbe scegliere di giocare con uno tra Tachtsidis e Arrigoni al centro della difesa. Sfruttando la stazza fisica del primo potrebbe arginare lo strapotere fisico di Sadiq ma il greco è in diffida e giocando in quel ruolo aumenterebbe la possibilità di rimediare un giallo che gli farebbe saltare il match contro il Brescia. C'è da dire che l'ex Roma non ha mai giocato in quel ruolo, a parte i pochi minuti in cui ha sostituito Lucioni nella scorsa gara mentre Arrigoni ha già svolto in passato il ruolo e proprio con Liverani anche se in una categoria inferiore. Giocando in questa maniera si potrebbe riproporre Marino esterno sinistro che male non ha fatto contro il Carpi ma sicuramente non è il prototipo di giocatore utile alla tipologia di gioco prodotta dai giallorossi.

RINUNCIA AD IMPOSTARE DALLE RETROVIE

Se Liverani dovesse decidere di rinunciare all'uomo che fa gioco in difesa (senza rinunciare a fare gioco dalla difesa), allora non ci saranno calcoli: quattro uomini per quattro posti. Venuti a destra è l'unica certezza, poi Meccariello al centrodestra se dovesse far coppia con Marino o centrosinistra se dovesse far coppia con Riccardi. Da decidere resta, appunto, se schierare Marino o Riccardi lungo la fascia. Il primo, per ovvie ragioni, è in vantaggio per occupare il lungolinea mancino ma non è poi così scontato.

GLI OUTSIDER

Ipotesi più fantasiosa che altro sarebbe quella di vedere schierati Di Matteo e Pierno sull'out sinistro dal primo minuto. Di Matteo giocherebbe nel suo ruolo naturale e per caratteristiche non si rinuncerebbe a spingere e a produrre gioco. Tuttavia il contributo che potrebbe dare alla causa sarebbe minimo dal momento che non gioca da diversi mesi. Non sappiamo se anche mentalmente abbia staccato la spina ma sarebbe del tutto naturale pensarlo. L'ipotesi del baby calciatore invece è davvero difficile. Dovrebbe scavalcare le gerarchie e sarebbe comunque un enorme rischio. Tra le diverse ipotesi ci metterei anche un Marco Mancosu difensore sinistro (ruolo che ha già svolto). Il centrocampista dovrebbe sacrificarsi per una partita ma potrebbe essere la sua partita. Calciatore dalle enormi capacità tecniche e tattiche, intelligenza calcistica immensa. Potrebbe garantire copertura in fase difensiva e spinta in fase offensiva. Al suo posto potrebbe agire Haye o Tabanelli o Majer senza sbilanciare troppo il baricentro della squadra.
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