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Ospite de L'Ostrica Ubriaca Seafood Speciale Campionato, il direttore generale dell'Unione Sportiva Lecce Giuseppe Mercadante ha affrontato temi delicati del calcio nostrano passando dal 2-7 contro l'Atalanta al recupero delle giornate di campionato causa coronavirus.

Di seguito riporteremo alcune delle argomentazioni trattate mentre consigliamo di rivedere tutta la puntata per conoscere di più.

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Il primo argomento, quello più spinoso, è stato proprio il 2-7 di Domenica scorsa tra Lecce e Atalanta: "Io speravo che l'Atalanta calasse nel secondo tempo ed il fatto di averla recuperata per due volte faceva sperare addirittura in un calo. Era una speranza più che una certezza, volevamo vedere più che altro un secondo tempo diverso".  Di quella gara però resta impresso un gesto che ha colpito molto la dirigenza salentina: "Vorrei sottolineare un passaggio che a livello nazionale non è stato messo in rilievo. La cosa bella di questa partita, non dico che mi ha sorpreso, è stata l'applauso spontaneo partito dalla Nord e poi a seguire il resto dello stadio. Una situazione surreale in un momento di difficoltà".  A causa dell'emergenza Coronavirus, il campionato di Serie A ha subito forti variazioni al calendario. Le ultime due giornate si sono giocate solo parzialmente, come recupererà la Lega? "La proposta nata da un Consiglio straordinario di ieri (lunedi, ndr) era quello di recuperare immediatamente le partite che non erano state disputate nell'ultima giornata tra 7-8-9 Marzo e poi uno slittamento delle partite a partire dal turno successivo. Eventualmente con il Milan si giocherebbe però di Domenica alle 12.30 mentre con la Juventus si giocherebbe di Sabato e non di Venerdi. Il turno invece delle quattro partite del primo turno verranno assorbite in data 18 Marzo con eccezione per Inter-Sampdoria per la quale non c'è ancora una data". Immaginare oggi se le prossime gare si giocheranno a porte aperte o chiuse è impossibile: "La situazione è talmente imprevedibile - spiega Mercadante - che è impossibile fare delle previsioni. Oggi si fanno le previsioni in base ai dati odierni, basti pensare che due settimane fa fermare il campionato o giocare a porte chiuse sembrava una ipotesi molto lontana da noi e invece in 24 ore ha avuto un impatto devastante che ha cambiato totalmente le prospettive. Al momento si sta navigando a vista e si fa esperienza delle giornate precedenti. Stiamo parlando di una cosa eccezionale. Se la situazione dovesse rimanere stabile è un conto, viceversa sarebbe difficile trovare delle date in cui poter giocare e finire questo campionato".  Nelle scorse ore è stata appurata l'esistenza di un caso di Coronavirus ad Aradeo che però non dovrebbe avere ripercussioni sulle porte aperte al Via del Mare: "Credo che in questo caso sia un discorso di contagio importato dalle zone rosse del Nord che è diverso dai focolai presenti in alcune regioni".  Anche la squadra utilizza delle misure di prevenzione: "C'è una sorta di decalogo che la federazione medico-sportiva ha deliberato. Si cercano di evitare tutti quei comportamenti che possono favorire il contagio come ad esempio l'uso delle borracce o l'introduzione di cibo negli spogliatoi, lavarsi le mani prima di accedere alle aree comuni. Ovviamente questo riguarda tutti, non solo i giocatori".  
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