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Nel 4-3-3 di Marco Baroni, la punta centrale non è un semplice attaccante. Oltre ad essere il terminale offensivo di una manovra corale, deve essere un centravanti moderno e completo, in grado di pressare, di portare via l’uomo a favore del movimento in avanti dei compagni, persino di difendere

Non a caso, è un fulcro del gioco anche ‘al contrario’, perché in fase di non possesso veste i panni del primo difensore: Fabio Lucioni, per esempio, ha di recente confessato che ‘quando si parla di difesa il primo interpellato è Coda, che col suo lavoro ci può facilitare il nostro. Quando si ha un'idea corale la si rispetta in undici, serve predisposizione mentale al sacrificio. Bisogna avere la voglia di aiutare il compagno’

Diventa quindi lampante come, per occupare quella posizione nevralgica, sia necessario essere in grado di avere tantissime doti e che quindi non tutti gli attaccanti (specie quelli dallo spiccato gioco più istintivo o quelli meno inclini allo spirito di sacrificio) possono essere schierati efficacemente in quel ruolo e in quel modulo.

Nel mercato di riparazione di gennaio, il Lecce ha cercato fortemente un attaccante che potesse svolgere gli stessi compiti affidati a Massimo Coda senza snaturare il sistema di gioco e che avesse delle peculiarità simili. 

E’ così arrivato Raul Asencio, un elemento che – nelle speranze dello staff tecnico – dovrà rendere efficacemente tanto quanto il bomber campano, fornendo l’apporto giusto di gol e diventando un punto di riferimento, con le dovute proporzioni, nelle due fasi. Ma potrà essere realmente lui il vice-Coda?

A questo proposito, abbiamo deciso di studiare le caratteristiche personali di entrambi gli attaccanti, così come l’efficienza del loro gioco e la varietà dei movimenti che determinano la posizione durante le gare.

Uno strumento che permette di valutare visivamente la performance di un calciatore è quello della heatmap, ovvero il report cromatico della valutazione della sua efficacia di gioco (che tende ad essere maggiore in una certa porzione di campo tanto più viene riportata con il colore rosso).

Tenendo conto che Massimo Coda ha disputato più gare di Raul Asencio, appare chiaro come la heatmap del primo sia più ‘colorata’ del secondo. Nonostante quest’importante distinguo, però, si possono trarre delle considerazioni degne di nota: per esempio, si può capire come Coda sia praticamente ovunque dalla metà campo in su (comprese le zone più laterali del rettangolo di gioco), non arretri mai eccessivamente il suo posizionamento per evitare che il baricentro della squadra si abbassi troppo e si proponga anche come punto di riferimento subito fuori dall’area avversaria per eventuali uno-due o conclusioni dalla distanza; Raul Asencio, invece, tende a proporsi di più verso destra per tagliare da quel lato del campo verso il centro, ad attaccare la profondità con più frequenza e a dare una mano maggiore al reparto difensivo, indietreggiando più spesso in fase di ripiegamento e posizionandosi più vicino al pacchetto arretrato del proprio team. 

Le heatmap basate sull'impiego nella stagione in corso e riferite a Massimo Coda (in alto) e Raul Asencio (in basso)

 

Un altro raffronto interessante fra due calciatori può anche compiersi attraverso l’analisi di un comparatore grafico, composto da un’area colorata posta all’interno di un pentagono, i cui angoli fanno riferimento a cinque ‘attributi chiave’ assegnati all’atleta: più essi vengono valutati numericamente e più l’area colorata tenderà a raggiungere gli angoli omologhi del pentagono. 

In pratica, più l’area colorata sarà grande e più il calciatore in esame sarà completo. Ebbene, il paragone fra le aree colorate generate dagli attributi, assegnati da Sofascore e attualizzati al momento, a Massimo Coda (in blu) e Raul Asencio (in verde) è chiaramente visibile dall’immagine sottostante. 

Il primo sembra essere un giocatore migliore del secondo, in quanto la propria area colorata è più vasta rispetto a quella dell’altro, ma non per tutte le voci di comparazione: il centravanti di Cava De’ Tirreni prevale per creatività, capacità in attacco e tecnica, mentre l’attaccante spagnolo spicca per fase difensiva e abilità tattica.

L'elaborazione grafica dei pentagoni dei valori di attacco, tecnica, tattica, difesa e creatività, 
costruiti per Massimo Coda e Raul Asencio da Sofascore

 

Analizzando a fondo i profili di Raul Asencio (evidenziato in verde) e Massimo Coda (riportato in azzurro) stilati da Football Manager 2022 possiamo mettere a fuoco alcuni dati specifici del loro gioco, delle loro caratteristiche specifiche e della capacità di resa nel ruolo che nel 4-3-3 di Baroni possiamo definire come quello della punta completa, in modo tale da raffrontarli. 

Ebbene, entrambi gli attaccanti del Lecce hanno i medesimi valori medi, sia sugli attributi tecnici (10/20), sia su quelli mentali (12/20) sia, infine, su quelli fisici (12/20). Nella comparazione dei valori assoluti, considerando i 36 attributi assegnati per ogni caratteristica di ciascun giocatore, è Massimo Coda a risultare più forte di Raul Asencio: il bomber campano, infatti, vince il duello con il suo collega spagnolo spiccando in 17 voci, mentre la punta iberica primeggia sull’hispanico nostrano su 9 attributi. Il maggior differenziale assoluto, però, su uno specifico attributo è per Raul Asencio, il quale prevale sul fondamentale dei rigori con un eloquente +5 sul collega di reparto (nella fattispecie, l’abilità è misurata in 13/20 per Asencio e in 8/20 per Coda); di contro, Coda eccelle con un significativo +4 su Asencio nella valutazione della forza (14/20 contro 10/20).

Per il videogame manageriale, Massimo Coda e Raul Asencio sono praticamente (e matematicamente) identici per le valutazioni di abilità sui calci piazzati, dei contrasti, del controllo di palla, del dribbling, della capacità di marcatura, della tecnica, della concentrazione, del coraggio, del senso della posizione e dell’accelerazione

Praticamente, in 10 categorie su 36. Dal punto di vista statistico, Football Manager 2022 ‘vede’ Coda e Asencio di fatto ‘uguali’ per il 28%.

Ponendo l’accento, però, sulla comparazione dei valori specifici di riferimento della punta completa, è Massimo Coda ad essere il più adatto, fra i due ‘contendenti’, per quel ruolo: evidenziando, infatti, le caratteristiche di cui sopra, ci accorgiamo come il centravanti italiano ‘vinca il duello’ con Asencio per 11 a 7: il primo spicca sul secondo sui colpi di testa, sulla finalizzazione, sui tiri da lontano, sull’impegno, sul movimento senza palla, sulla visione di gioco, sull’equilibrio, sulla forza, sulla massima elevazione, sulla resistenza e sulla velocità; Asencio, invece, prevale per maggiore abilità sui passaggi, sulle decisioni, sulla freddezza, sul gioco di squadra, sull’intuito e sull’agilità. 

La comparazione dei valori dati da Football Manager alle caratteristiche di Raul Asencio (in verde) e Massimo Coda (in azzurro)

E’ chiaro quindi che, più che uno il sostituto dell’altro, Massimo Coda e Raul Asencio siano legati da una sorta di complementarietà: alle mancanze di uno, sopperisce l’altro e ognuno di loro può ricoprire il ruolo di terminale offensivo efficacemente tanto quanto l’altro. 

E se anagraficamente si può essere portati a pensare che il secondo potrà essere il successore del primo, bisogna anche considerare due aspetti importanti: l’esperienza in cascina e il consolidamento dei punti di forza dell’hispanico serviranno ancora a lungo a questo Lecce. In ogni caso, i tifosi possono dormire sonni tranquilli: con quei due in attacco, si può davvero sognare.

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