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Continua a far discutere la partita tra Cremonese e Lecce, persa per 2 a 0 dai giallorossi grazie ai gol di Bonazzoli su rigore e di Sanabria. In particolare, sono due gli episodi non molto chiari, un contatto tra Barbieri e Gallo nel primo tempo, e quello del rigore.

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sticchi damiani

Le parole di Sticchi Damiani

Per Sticchi Damiani, la partita è stata “pesantemente condizionata” dall'arbitraggio. Fallo e rigore non sono stati sanzionati correttamente, così come non corretto sarebbe stato l'utilizzo del VAR. Sul contatto Barbieri-Gallo, il presidente è chiaro: “Nel primo tempo si è registrata un’entrata da cartellino rosso ai danni di Gallo, con una dinamica chiara per la quale il Lecce in passato ha subito numerose volte, ai propri danni, provvedimenti drastici”.

La posizione dell'AIA

Di tutt'altra idea è invece Andrea De Marco, membro dell'AIA che, ad OpenVAR, ha promosso a pieni voti l'arbitraggio di Mucera e la chiamata al VAR di Prontera. Queste le dichiarazioni di De Marco:

L'arbitro lascia proseguire il gioco, Barbieri interviene sul pallone in un contrasto di gioco e ovviamente essendo intervenuto sul pallone non può togliere la gamba e va a contrasto con il calciatore del Lecce. In questo caso poteva fischiare fallo ed ammonire il calciatore della Cremonese ma non è un contatto da rosso, è codificato e non è mai da rosso.

Nel tempo, però, il Lecce è stato spesso al centro di revisioni, cartellini rossi e decisioni poco chiare e controverse in situazioni molto, molto simili a questa.

Prontera e quel precedente nel 2022

Con questo arbitro, però, il Lecce ha già un precedente simile, ma con un epilogo del tutto diverso. In Roma–Lecce del 9 ottobre 2022, al 22° minuto Morten Hjulmand venne espulso in un episodio che fece molto discutere e che influenzò sensibilmente l’andamento della gara.

Il contatto Hjulmand-Belotti

Il centrocampista danese si scontrò a centrocampo con Andrea Belotti: entrambi arrivarono in scivolata per contendersi il pallone, ma Hjulmand non riuscì a colpirlo per una frazione di secondo di ritardo, impattando invece sul ginocchio dell’avversario. L’intervento, inizialmente giudicato regolare dall’arbitro Prontera, fu presto oggetto di revisione dopo la chiamata del VAR, che ne modificò la decisione portando al rosso.

Tre anni dopo…

Dopo tre anni, con Prontera al VAR, la decisione risulta cambiata ed il VAR silente. E' stato proprio il fischietto originario di Ruffano, in questo contesto, a non chiamare alla revisione per un potenziale rosso, nonostante Barbieri cammini per 2-3 secondi sulla caviglia del malcapitato Gallo. Ed è vero che il calciatore tocca prima il pallone, ma quante volte abbiamo visto una situazione simile, ma giudizi differenti?

Il contatto Dorgu-Prati

Un'esempio che ha fatto discutere, è stato quello di Lecce-Cagliari del 31 agosto 2024: Dorgu cerca (e tocca il pallone) ma prende la caviglia di Prati. Fabbri dà il giallo e poi, richiamato al VAR, cambia decisione e mostra il rosso al calciatore giallorosso.

Calvarese parla di decisione codificata

Un caso codificato - spiegò in quell'occasione Calvarese - in cui viene messa a rischio l’incolumità fisica dell’avversario: a rigore, giusto procedere con l’On Field Review e con l’espulsione del calciatore”. Ma anche ad OpenVAR hanno parlato di "caso codificato", con un epilogo però differente.

Il fallo di Baschirotto su Colombo

Andando a ritroso, troviamo il contatto Baschirotto-Colombo: in Monza-Lecce, l'ex capitano dei giallorossi anticipa nettamente l'attaccante brianzolo calciando via il pallone a metà campo, ma prendendo anche la caviglia dell'avversario. Risultato? Espulsione. Richiamato al VAR, Marinelli non cambia la propria decisione.

Le conclusioni

Codifica o meno, quel che si evince è una generalizzata confusione nella gestione di queste situazioni, e ciò non fa che accrescere il malumore. A volte è giallo, a volte è rosso, a volte (come nel contatto Barbieri-Gallo) non è nulla. Il VAR a volte può intervenire, altre no. C'è poca chiarezza e tanta confusione. La tecnologia, che dovrebbe aiutare ad evitare determinate situazioni, diventa sempre più strumento di dibattito e contrasti.

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