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Ad un certo punto della sfida tra Inter e Lecce, poco dopo il vantaggio dei nerazzurri, Samuel Umtiti ha chiamato a rapporto i suoi, incitandoli e caricandoli dopo la rete subita. L’esperto difensore francese, infatti, si sarà accorto delle ansie e della paure che hanno bloccato gran parte dei giallorossi in campo, frenati forse dall’imponenza di San Siro e dai 75000 tifosi presenti allo stadio.

Lui, invece, è sembrato subito a suo agio in un palcoscenico del genere. Samuel ha giocato davanti ai cento mila del Camp Nou ed ha segnato in una semifinale di un Mondiale. Se si parla di calcio, nulla può fargli davvero paura.

Domenica, se ancora ce ne fosse bisogno, ci siamo accorti di quanto il classe ’93 sia fondamentale per questa squadra. In campo, con le sue letture preventive, le sue chiusure ed i suoi anticipi, ma anche fuori dal rettangolo verde, con un atteggiamento da leader assoluto.

Per fortuna a San Siro non ha rimediato un’ammonizione. Un cartellino giallo, infatti, lo avrebbe costretto a saltare la sfida contro il Torino, una gara che adesso ha assunto una discreta importanza nell’economia del campionato del Lecce.

Al suo fianco, domenica prossima contro i granata allenati da Juric, tornerà Federico Baschirotto. Anche lui, inquadrato più volte dalle telecamere durante il match, ha rappresentato un’assenza pesante in campo. Con il suo carisma spesso trascina il resto dei compagni. 

Domenica, facendo tutti gli scongiuri del caso, saranno in campo uno accanto all’altro. E serviranno entrambi per provare a battere il Toro e tornare ad un successo che in casa manca da parecchio. Samuel a Milano ha sentito nuovamente l’aria delle grandi sfide. Prima di tornare a giocarle, però, ha una missione da portare a termine: la salvezza del Lecce è un impegno che ha assunto con la società, con i tifosi ma, soprattutto, con se stesso. 

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