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E’ il giorno del ricorso, tanto atteso sicuramente sia da Gianluca Lapadula che da Fabio Liverani. Non solo, anche tutti i tifosi giallorossi trattengono il fiato per capire se gli avvocati incaricati dall’Unione Sportiva Lecce riusciranno a portare a casa l’ennesima vittoria. La discussione si terrà a Roma, con inizio alle ore 16.30, davanti alla Corte Sportiva di Appello Nazionale ed il Presidente sarà il professore universitario Piero Sandulli, studioso di diritto civile ed autore di numerose pubblicazioni. L’antefatto: durante Lecce-Cagliari, verso la fine della gara, al Lecce viene assegnato un solare fallo da rigore poi trasformato da Gianluca Lapadula. In quel momento i giallorossi si ritrovano a dover recuperare ancora un gol di svantaggio e la partita ormai sta per volgere al termine. Oltretutto in occasione del rigore viene espulso il calciatore del Cagliari che, di fatto, aveva impedito a La Mantia di segnare deviando il suo colpo di testa con la mano in maniere evidente. Il Lecce è quindi in superiorità numerica. Il portiere del Cagliari Olsen, dopo aver raccolto la sfera dalla porta la calcia lontano con rabbia, ritardando così la ripresa del gioco. L’attaccante del Lecce lo rimprovera duramente ed i due vengono a contatto, dalle immagini pare che Lapadula urli e basta (anche se le teste di entrambi sono vicinissime e si sfiorano) mentre Olsen colpisca l’ex Genoa dapprima con la spalla e poi con una manata. Espulsi entrambi, al calciatore del Lecce verranno in seguito comminate due giornate di squalifica, mentre al portiere del Cagliari quattro. La motivazione che riguarda la squalifica a Lapadula si basa sul referto stilato dall’arbitro alla fine della partita e recita così: “per avere, al 38° del secondo tempo, a giuoco fermo, dopo aver subito una spinta ed una spallata da un calciatore della squadra avversaria (Olsen ndr), colpito quest’ultimo con la testa all’altezza della bocca”. E’ questa la motivazione che i legali del Lecce cercheranno di smontare nell’udienza pomeridiana che Lapadula, (rimasto a Lecce) attende con trepidazione.
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