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Troppo brutto per essere vero. Dov'è finito quel calciatore che lo scorso anno permise al lecce di fare il salto di qualità e vincere il campionato? Quello che permetteva a i vari Tabanelli, Majer, Falco, Mancosu di giocare il pallone con il petto rivolto verso la porta avversaria? Dove sta quel calciatore lento si, ma che giocava di prima ad occhi chiusi? Dov'è quel calciatore che verticalizzava inventando traiettorie impossibili e se sbagliava un solo passaggio ci si guardava negli occhi chiedendoci come fosse possibile? Dov'è Panagiotis Tachtsidis? È vero, la serie A è un'altra cosa, ma non basta per spiegare il perchè sbagli passaggi semplici, aperture facili, appoggi elementari. Non può essere diventato così scarso in 6 mesi, impossibile. Di una cosa siamo certi: il vero Tachtsidis non è quello visto a Parma e neanche nella maggior parte delle partite di questo campionato. Ma allora cosa succede? Come mai in questo campionato non è ancora riuscito a dare il suo contributo alla causa? Fabio Liverani in lui crede molto, sa perfettamente il tecnico romano che lo scorso anno, grazie all’ingresso in formazione suo e di Majer, il Lecce ha cambiato marcia, è diventato spettacolare e riusciva ad andare in porta con facilità. Non si arrende, sa perfettamente che per sviluppare la manovra del suo Lecce serve il vero Panagiotis. Nessuno in squadra riesce a giocare ad un tocco, massimo a due, lui riesce a vedere verticalizzazioni dove gli altri vedono passaggi in orizzontale, è questa la sua peculiarità. Chiaramente si devono verificare delle condizioni perché questo possa accadere e sono principalmente due: la prima è che stia bene fisicamente; il fisico possente che si ritrova se non è ben allenato non lo aiuta, anzi mette in evidenza ancor di più la sua lentezza nelle movenze e la velocità di pensiero che è una sua dote, da sola, in serie A non può bastare. L’altra riguarda la struttura del centrocampo: per rendere al massimo ha bisogno di due mezz’ali di movimento che “vadano senza palla” e dettino il passaggio: necessita di due elementi con queste caratteristiche perché se si muovono le mezz’ali scendono anche gli esterni bassi, il trequarti viene incontro e lui ha più opzioni. La speranza è che i nuovi arrivi in mediana possano aiutare il greco ad esprimersi al meglio, ne gioverebbe la manovra e di conseguenza tutta la squadra.
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