header logo
Ricorre oggi il centenario della nascita di Michele Natale, vera e propria bandiera del calcio leccese. Nato a Lecce il 28 novembre 1919, inizia a giocare a calcio, come tutti i ragazzini leccesi dell’epoca, al vecchio campo di Santa Rosa in una delle tante squadrette di ragazzi tirate su alla buona.Viene notato dai tecnici del Lecce che lo scelgono, insieme ad altri suoi coetanei, per far parte del settore giovanile giallorosso dopo un provino al campo “Carlo Pranzo” all’epoca denominato ancora “XXVIII Ottobre”  dato che siamo in piena era fascista. Nella stagione 1938/39 prende parte con la squadra “B” giallorossa al campionato di Prima Divisione pugliese. L’allenatore Giovanni Battista Rebuffo ne intravede le qualità ed in quella stessa stagione, precisamente il 2 aprile 1939, all’età di 18 anni,decide di regalargli l’esordio in Serie C nella partita che vede impegnato il Lecce sul campo del Cosenza (finirà 2-1 per i padroni di casa) nell’ultima partita di campionato. La stagione successiva, invece, ha la totale fiducia dell’allenatore-giocatore Cubi che gli affida una maglia da titolare nel delicato ruolo di centro-mediano. E’ in questo periodo che gli viene affibbiato il soprannome di “Bobby” per il suo modo di giocare rognoso e arcigno, ma sempre corretto, nei confronti degli attaccanti avversari.Sono, questi del periodo bellico, anni difficili.Molti giocatori leccesi, tra cui lo stesso Natale, per pura passione e spirito di sacrificio decidono di rinunciare al pagamento di qualche mensilità pur di non portare al fallimento l’Unione Sportiva Lecce consapevoli del fatto che, invece, i giocatori “forestieri” dovevano essere regolarmente pagati. E giocare in questo periodo non era per niente facile come racconta lo stesso Natale ricordando una trasferta di Siracusa dei primi anni ’40:<<Mentre si giocava ci fu una incursione aerea…di un solo apparecchio ma bastò per far scappare tutti, giocatori e arbitro negli spogliatoi ed il pubblico sotto la tribuna. Rimanemmo nascosti per oltre un quarto d’ora. Quando ci accertammo che il pericolo era passato, rientrammo in campo e vincemmo per 2-0. Ma si giocava tutti con la testa per aria, pronti a scappare al minimo rumore sospetto>> (Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 28 settembre 1963). La soddisfazione maggiore nella carriera calcistica di Michele Natale è senza dubbio il gol decisivo segnato nella partita contro il Taranto del 28 aprile 1946. E’ lui stesso a raccontarcelo dalle colonne de “La Gazzetta del Mezzogiorno” edizione di venerdì 4 giugno 1976: <<Verso il quarto d’ora del secondo tempo in una azione di contropiede Canavesi, terzino del Taranto, commise un fallaccio sulla nostra ala sinistra De Santis. Lo specialista delle punizioni era Salvioli ed anche quella volta si stava accingendo a calciare. Mi accorsi, però, che fra la barriera e la porta difesa da Maestroni c’era un “buco”. Era lo spazio ideale per far gol.[…] E così, senza dire niente a Salvioli, mi precipitai sul pallone non appena l’arbitro fece segno di calciare. Fu rete ed io esultai prima ancora che il pallone varcasse la linea di porta, avevo indovinato un tiro preciso e millimetrico>>. Nell’estate del 1949 lascia il Lecce per accasarsi al Cosenza dell’amico ed ex compagno di squadra Gisberti. In Calabria gioca per una sola stagione sfiorando la promozione in Serie B,la squadra silana termina il campionato al primo posto ex-aequo con il Messina ma poi perde lo spareggio proprio contro i siciliani (il Lecce aveva, invece, chiuso al quarto posto). Dopo una sola stagione ritorna in Puglia per giocare nel Brindisi e, in quella successiva, svolge il doppio ruolo di allenatore-giocatore con la casacca del Novoli concludendo la sua carriera da calciatore. Non si conclude, però, la sua storia con il Lecce: Natale infatti coglie l’occasione di frequentare, tramite l’U.S. Lecce, un corso per massaggiatori sportivi a Firenze dove si classifica al primo posto. Per oltre trent’anni è il massaggiatore del Lecce dapprima in prima squadra e successivamente nel settore giovanile. Michele Natale si spegne nella sua Lecce il 14 novembre 1994 a pochi giorni dal suo 75esimo compleanno. In totale con il Lecce (dal 1938 al 1949) ha all’attivo 159 presenze con 18 reti in partite di campionato tra Serie B e C (ultima partita il 6 marzo del1949, Spezia-Lecce 1-1), 10 partite e 2 reti in partite di spareggio, 4 partite in Coppa Italia e altrettante nel Torneo Post Campionato Centro Sud (torneo calcistico di consolazione per le squadre del Sud Italia escluse dal girone finale della Serie A nel 1946, a cui si unirono anche alcune squadre di Serie C *Grazie a Simone Salamina e Gigi Natale per la preziosa collaborazione
Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"