Chi giocava nel Lecce quando nasceva Camarda? La rosa completa

Una stagione in cui ci sono stati grandi vittorie e chiusa con una memorabile promozione
10 marzo 2008. Questa è la data di nascita dell’ultimo acquisto del Lecce: Francesco Camarda. L’attaccante è arrivato in Salento con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore dei giallorossi e controriscatto in favore dei rossoneri. È considerato dagli addetti ai lavori un talento generazionale: dopo aver bruciato le tappe nel settore giovanile, si è messo in mostra con numeri straordinari, pur giocando spesso sotto età.
Camarda ha esordito in Serie A con mister Fonseca a soli 16 anni, diventando il secondo giocatore più giovane nella storia del nostro campionato, dietro soltanto a Bojinov. Inoltre, ha segnato il suo primo gol tra i professionisti in Champions League nella gara contro il Brugge, ma la gioia per la rete è stata subito cancellata dal VAR, che ha annullato tutto per un fuorigioco dello stesso attaccante. Un episodio amaro, ma che non offusca il potenziale di un calciatore destinato a far parlare di sé.
La carta d’identità del nuovo centravanti giallorosso racconta molto: Camarda è talmente giovane da non aver mai visto l’Italia disputare un ottavo di finale ai Mondiali (l’ultima volta risale al 2006, in Germania). Ma che Lecce era quello in cui nasceva Francesco Camarda, il 10 marzo 2008?
Una stagione chiusa con una promozione storica
All’epoca, il Lecce militava in Serie B e tra l’8 e il 15 marzo ottenne due pareggi: 0-0 in casa contro il Bologna e 1-1 in trasferta a La Spezia, con il gol di Valdes a rispondere a quello di Eliakwu. A guidare i salentini in panchina c’era mister Papadopulo, e quella stagione si concluse nel migliore dei modi: con la promozione in Serie A, conquistata attraverso i playoff grazie alla doppia sfida contro l’Albinoleffe (vittoria 1-0 a Bergamo e pareggio 1-1 al Via del Mare).
La stagione 2007/08 non è ricordata solo per il ritorno in Serie A, ma anche per uno dei momenti più iconici della recente storia giallorossa: il 22 dicembre 2007, allo stadio San Nicola di Bari, il Lecce inflisse un sonoro 0-4 ai padroni di casa, regalando ai propri tifosi un derby memorabile poco prima di Natale.
Il Lecce chiuse il campionato al terzo posto con 83 punti, mancando l’accesso diretto in Serie A per un soffio: il Bologna arrivò secondo a 84 punti e il Chievo primo con 85. Nei playoff, i giallorossi affrontarono in semifinale il Pisa, vincendo 1-0 all’andata con un gol di Tiribocchi e 2-1 al ritorno al Via del Mare, grazie alle reti di Tiribocchi e Abbruscato (di Colombo il gol ospite).
La rosa del Lecce nella stagione 2007-2008
La squadra di Giuseppe Papadopulo era colma di talento e composta da calciatori che, dopo l’esperienza in Salento, sono rimasti a lungo nel calcio che conta. Molti di loro sono entrati nel cuore dei tifosi del Lecce e hanno lasciato un segno importante nella storia del club.
La formazione titolare con cui il Lecce scese in campo in quello storico 15 giugno 2008, nella finale di ritorno dei playoff contro l’Albinoleffe, era la seguente: Benussi, Diamoutene, Fabiano, Polenghi, Angelo, Munari, Zanchetta (dal 26’ st Vives), Ardito, Ariatti, Tiribocchi (dal 33’ st Valdes) e Abbruscato.
In quella squadra figuravano giocatori che, negli anni successivi, si sarebbero affermati anche in Serie A. Tra questi, Vives, che diventò una colonna portante del Torino di Giampiero Ventura, con cui conquistò anche la qualificazione in Europa League. Oppure Diamoutene, difensore centrale che indossò anche la maglia della Roma, e Tiribocchi, che proseguì la sua carriera con buoni risultati all’Atalanta.
Accanto ai senatori c’erano anche giovani promesse che, negli anni a venire, sarebbero diventati titolari nel Lecce in Serie A, come Esposito, Corvia e il portiere Rosati. Nella rosa c’erano anche giocatori che, pur non avendo avuto lunga fortuna a grandi livelli, sono rimasti molto amati dalla tifoseria salentina, come Axel Konan, che per impegno e dedizione ha lasciato un ricordo indelebile.
La rosa completa a disposizione di Papadopulo, oltre agli undici titolari, comprendeva: Rosati, Budanjski, Cottafava, Lovrecic, Mihoubi, Esposito, Diarra, Conte, Schiavi, Herzan, Raschle, Konan, Gabrieli, Tundo, Corvia, Fabio Franceschini, Triarico e Tulli. Una squadra vincente costruita dal presidente Semeraro, assieme al DS Angelozzi.