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In casa Lecce è il giorno di Francesco Camarda. Il centravanti classe 2008, arrivato dal Milan, è stato presentato ufficialmente nella sala stampa dello stadio “Via del Mare”. Queste le sue parole. 

Le caratteristiche

"Sono un numero nove, giocare in area di rigore è il mio pane quotidiano. Sto lavorando per migliorare anche fuori dall'area. Mi considero un lavoratore, punto ogni giorno a migliorarmi e ambisco a fare sempre meglio".

Il Lecce

"Voglio sfruttare tutte le occasioni che potrò avere. La società mi ha dato tanta fiducia e voglio ripagarla, darò il massimo per questa piazza e per i tifosi. Il futuro dipenderà dal presente, quest'anno sono concentrato su me stesso, lavorerò tanto per migliorarmi e per la squadra, abbiamo un obiettivo e vogliamo raggiungerlo a tutti i costi. Sentire le mie statistiche fa piacere, ma i numeri sono frutto del lavoro di squadra. Un attaccante ha bisogno della squadra alle sue spalle, altrimenti non sarebbe così importante. Non sento la pressione, vivo tranquillo, non cambio mai atteggiamento. Sì, anche con i compagni. Mi hanno accolto bene. Sto instaurando un buon rapporto con tutti. Col tempo diventeremo sempre più uniti".

Numero di maglia e messaggio ai tifosi

"Non ho ancora scelto il numero, ne parleremo coi compagni a fine ritiro. Ai tifosi dico siate calorosi, daremo il massimo e cercheremo di farli gioire".

I consigli prima di venire a Lecce

"Prima di tutto la mia famiglia, mi hanno sempre seguito, ascolto sempre i loro consigli, hanno un valore inestimabile. Mi hanno dato consigli anche altre persone, dai mister ad altri compagni. La scelta di venire a Lecce l'ho presa io, con l'aiuto del mio procuratore. Il Lecce mi ha dato tanta fiducia, hanno mostrato subito il loro interesse, questo mi ha fatto piacere e mi ha dato lo sprint per venire qua".

La prima al “Via del Mare” contro il Milan

"Giocherò contro i miei vecchi compagni ma darò il 100% per vincere, è la prima davanti ai nostri tifosi in casa".

I giovani in Italia

"Qui a Lecce mi trattano come un professionista quale sono. Alcuni miei coetanei magari non riescono a mettere in mostra le loro qualità perché non hanno il modo per farlo. Personalmente qui a Lecce avrò modo di farmi vedere. Qui sanno lavorare coi giovani, hanno l'età media della squadra più bassa della Serie A".

L'obiettivo di gol

"L'ho fissato ma lo tengo per me. Lo dirò a fine campionato".

Il rapporto con Krstovic

"Il rapporto che si instaurerà con Nikola sarà lo stesso che instaurerò con tutti gli altri. Sono un ragazzo umile, mi vedranno sempre lavorare, ci sarò sempre per i miei compagni".

A chi vorresti segnare?

"A tutti. Non c'è una squadra a cui voglio segnare per forza. L'obiettivo è fare più gol possibile, cercherò di segnare contro tutti gli avversari".

Il rapporto coi genitori

"Mi hanno sempre seguito, anche quando facevo trasferte lunghe, cercavano di essere sempre presenti. Quando hanno saputo del Lecce mi hanno chiesto cosa ne pensassi, quando ho detto di sì non hanno esitato a seguirmi. Faranno un sacrificio ma questo mi spinge a migliorare". 

Il salto fra i grandi

"Riesco ad adattarmi ai ritmi in poco tempo. Il passaggio dal settore giovanile al Milan Futuro e alla Serie A è stato un bel salto, ci è voluto un po' di tempo per adeguarmi ai tempi. La Serie C è un campionato difficile, c'è tanto contatto fisico. A livello tecnico la Serie A è un altro livello, ma la C a livello fisico è più difficile, ci sono meno spazi e meno possibilità di mettersi in mostra. Il segreto per adeguarsi al ritmo quest'anno sarà l'allenamento, anche contro giocatori come Baschirotto e Gaspar che fisicamente sono devastanti. Questa cosa mi aiuterà tanto. Lo scorso anno con il Milan mi allenavo contro giocatori come Gabbia e Tomori, devi alzare il ritmo e il livello. In allenamento migliori e in partita metti in atto quello che impari". 

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