Pierotti accanto alla punta: mossa della disperazione o possibilità tattica?
Nel secondo tempo l'argentino è stato schierato molto più vicino alla prima punta
Santiago Pierotti ha giocato due partite in una sabato pomeriggio contro l’Udinese.
Due sfide differenti negli stessi '90 minuti perchè nel primo tempo è stato schierato da esterno d’attacco, nel consueto 433 mascherato di Di Francesco, che come al solito ha provato a sfruttarne potenza fisica e capacità difensive. Nella ripresa, poi, dato che sia il Lecce in generale che l’esterno argentino in particolare hanno faticato parecchio, Di Francesco ha voluto cambiare modulo e posizione, schierando il classe 2001 accanto alla punta centrale e la formazione in campo con un più offensivo 424 o all’occorrenza 4231.
Una mossa tattica differente
A dire il vero, questa trovata del mister ha messo in difficoltà fin da subito i bianconeri, mentre il Lecce ha ritrovato vivacità e verve, caratteristiche che nel primo tempo non si erano assolutamente viste.
La formazione giallorossa ha segnato due gol, ha creato pericoli e Pierotti, nella fattispecie, è entrato molto più nel vivo del gioco, duettando prima con Stulic e poi con Camarda ed andando vicino alla rete in un’occasione. Il suo colpo di testa su assist di Maleh, però, è andato fuori di poco, alla destra del palo della porta difesa da Okoye.
Più che una mossa della disperazione - in quel momento il Lecce perdeva 2 a 0 e non dava segnali di vita - è parsa una soluzione tattica alla quale Di Francesco sta lavorando, magari come alternativa a quello che abbiamo già visto nelle prime 8 gare di campionato.

Le caratteristiche giuste per quel ruolo
Pierotti ha la fisicità e le caratteristiche per poter interpretare quel ruolo al meglio. In Argentina, a dire il vero, giocava per lo più in quella posizione ed anche Gotti, nei suoi primi mesi da allenatore del Lecce, lo ha sfruttato maggiormente così, da seconda punta o da spalla all'attaccante centrale, che da esterno.
Ora non ci resta che aspettare e capire se questo esperimento visto contro l'Udinese possa essere riproposto anche in altre occasioni, soprattutto dal primo minuto contro squadre maggiormente alla portata, contro le quali si può e deve fare la partita.
Il Lecce ha bisogno di maggiori soluzioni tattiche per impensierire gli avversari e cercare la via del gol. Questa pare poter essere convincente, a patto che l'approccio di tutti sia come quello della ripresa ad Udine. Del primo tempo, invece, ci sono parecchi aspetti negativi da cancellare immediatamente.






