Il Nardò basket cede anche gara due alla squadra di Cremona

Se la speranza è l’ultima a morire, oggi diamo l’addio all’ottimismo.
La delusione, più che dalla sconfitta, è dettata dal non aver messo in atto alcun miglioramento rispetto a gara uno, i cui errori sono stati ripetuti anche oggi: avvio pessimo, con un vantaggio subito regalato a Cremona di 20 punti; gioco slegato; difesa disattenta; mancanza di aiuto ai portatori di palla in fase di press degli avversari; incapacità di modificare l’assetto difensivo; gioco lento soprattutto senza palla; assenza di smarcamenti.
Non imparare dagli errori è più grave che commetterli.
E se non si modifica qualcosa nell’assetto di gioco, non si vedono spiragli.
Anche oggi la panchina ha reso più dei titolari.
Non è possibile dare una valutazione alla gara di Smith, perché si dovrebbe scendere ai voti negativi: inaccettabile.
L’unico che migliora gara dopo gara è Pagani.
Ma oggi il mio MVP è ancora una volta di Stewart, che oltre ad essere stato il miglior marcatore (30 punti nonostante non abbia avuto aiuto dai compagni) ed il miglior rimbalzista, è stato il solo titolare ad approcciare la gara con la giusta professionalità.
Ora ci giochiamo le ultime speranze in casa, dove è necessaria una vittoria per non salutare la serie A.
Manteniamo viva la speranza, nonostante tutto.
Daniela Maria Libetta