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Ancora polemiche per quanto riguarda la classe arbitrale italiana, e questa volta le accuse sono pesanti. Come spiegato da Calcio e Finanza, nei giorni scorsi il guardalinee Rocca ha denunciato presunte irregolarità nei criteri di valutazione arbitrale, con una lettera in cui accusa il designatore Gianluca Rocchi di essere intervenuto impropriamente durante Udinese-Parma. 

Secondo Rocca, Rocchi (presente come supervisore) avrebbe bussato alla porta del VAR per segnalare un fallo di mano, influenzando così la decisione degli arbitri, inizialmente contrari alla concessione del rigore.

La vicenda ha suscitato l'interesse dell'Aia, ora guidata da Zappi, che ha chiesto chiarimenti e attende l’esito dell'indagine della Procura. In più, Il Fatto Quotidiano è riuscito ad ottenere gli audio della Sala VAR in cui si sentirebbero due colpi, come effettivamente spiegato da Rocca, durante la valutazione del fallo di mano. 

Rocchi

Ciò, ovviamente, non costituisce una prova di quanto detto da Rocca. A parlarne è stato in un video YouTube l'ex arbitro internazionale Gianpaolo Calvarese, che ha spiegato la situazione e ne ha dato un parere personale. Ecco le sue parole.

Calvarese spiega cosa sta succedendo

Proviamo a ricostruire ciò che sta accadendo nella vicenda Rocca-Rocchi: il primo è un assistente in procinto di essere dismesso a causa valutazioni basse che ha scritto una lunga lettera in cui dice di essere stato mandato a casa per motivazioni politiche. 

Tra le righe fa anche una denuncia: parla di interferenza all'interno della Sala VAR: il designatore Gianluca Rocchi avrebbe a suo dire condizionato una valutazione del VAR in occasione di Udinese-Parma, soprattutto su un calcio di rigore. 

A questo punto il presidente dell'Aia Zappi ha riferito che gli atti sono stati giustamente trasmessi alla procura e che se fosse accaduto quanto denunciato sarebbe grave, ma ancora più grave sarebbe aver calunniato l'Aia. L'ultimo capitolo risale ad oggi con Il Fatto Quotidiano che ha pubblicato l'audio di quella partita in cui si sentono due bussate in seguito ai quali VAR e AVAR sembrano cambiare il proprio giudizio.

Come risolvere la questione?

Questa è la cronaca e ci limiteremo alla cronaca non entrando nel merito della vicenda. Ora ci rimettiamo al lavoro della procura, ma il problema è facilmente risolvibile a mio giudizio. Il VAR è continuamente monitorato con una telecamera e si potrebbe avere accesso a quei video per capire cosa sia effettivamente accaduto, e si potranno sentire anche i diretti interessati e gli operatori presenti, che nella loro condizione di esterni avranno tutto l'interesse a collaborare. 

La riflessione di Calvarese

Mi permetto una riflessione: nella mia carriera ho svolto il ruolo di arbitro, ma anche di VAR ed AVAR e posso dire con certezza che non avrei gradito di ritrovarmi tra primo e secondo tempo un mio superiore, membro del settore tecnico, capo o vice capo. 

Allo stesso modo non avrei gradito la presenza a Lissone di un supervisore. Vi chiedo a cosa serve la sua presenza e rifletto sul fatto che non sia previsto dal protocollo. Gli operatori VAR devono avere degli istruttori per insegnare la tecnica ma in separata sede.

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