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🔴 PL Talk - Post partita

Gerry Cardinale, proprietario del Milan attraverso il fondo RedBird Capital Partners, è intervenuto di recente al podcast americano The Varsity, dove ha parlato a lungo dei propri investimenti, soffermandosi in particolare sul club rossonero e sulla Serie A. Durante l'intervista, riportata da MilanNews.it, il numero uno dei rossoneri ha affrontato anche il tema della competizione con i club inglesi, e di come il prodotto italiano non sempre attiri la grande distribuzione soprattutto negli Stati Uniti.

Cardinale sulla concorrenza della Premier

La vera concorrenza non sono le altre 19 squadre di Serie A: è la Premier League. Quello è un buco nero economico che drena ricchezza dal continente. Hanno quasi quattro volte le entrate televisive delle altre leghe europee — ed è un problema. Eppure, in Serie A, l'ultima può battere la prima in qualsiasi giornata. È la lega più competitiva, ma non veniamo pagati per questo. 

Non possiamo ottenere accordi significativi per i diritti internazionali. Perché? Perché i distributori vogliono solo "il meglio", da cui nasce il fenomeno della Superlega. Negli Stati Uniti, nessuno vuole vedere Cagliari contro Lecce, e questo è un problema. La competizione è l'essenza dello sport, ma non è premiata economicamente.

L'ironia dei tifosi 

Non si sono fatte attendere le reazioni dei tifosi sui social. C’è chi ironizza: “Burnley-Sunderland invece dev'essere lo spettacolo dell'anno”, scrive qualcuno. Un altro commenta: “Immagino invece facciano a pugni per vedere Wolverhampton-Burnley…”. Qualcuno aggiunge con tono polemico: “Comunque non credo che questo tizio conosca l'esistenza di Cagliari e Lecce, devono avergliela scritta questa str***ata”. E ancora: “Mille volte Cagliari lecce che Brighton Sunderland”. Infine, c’è chi liquida la questione con un secco: “Ma chi se ne frega degli usa”.

Cardinale: un modo “Americano” di vedere lo sport

In realtà, il discorso è più ampio. Gerry Cardinale, statunitense con origini italiane risalenti ai nonni, è nato e cresciuto negli USA, dove lo sport viene vissuto in modo molto diverso rispetto all’Europa. Per questo, le sue parole possono risultare fuori luogo se interpretate con la nostra mentalità calcistica. Negli Stati Uniti lo sport è prima di tutto business, da noi, invece, è ancora fortemente legato al senso di appartenenza e al campanilismo.

Curva nord ultra

Cagliari e Lecce: cosa dicono i dati sui tifosi

Eppure Lecce e Cagliari rappresentano due delle piazze più calde e appassionate della Serie A. I numeri lo confermano: nella scorsa stagione il Cagliari ha registrato il tasso di riempimento più alto di tutto il campionato, pari al 97,95%, con una media di circa 16 mila spettatori a partita. Il Lecce, dal canto suo, figura stabilmente nella top 10 per affluenza allo stadio, con presenze settimanali tra le 25 e le 27 mila persone e ben 22 mila abbonati.

Il bacino di tifosi delle due squadre

Una recente ricerca Sponsor Value realizzata da StageUp e Ipsos, ha rivelato numeri interessanti anche per quanto riguarda il bacino di tifosi delle due squadre, con un Lecce che dalla stagione 2023/24 alla 24/25 ha avuto un incremento del 10%, passando da 310mila tifosi a 341mila. Anche il Cagliari ha aumentato il proprio bacino di tifosi, sebbene "solo" del 2,8%. In totale, però, i tifosi rossoblù risultano essere quasi 600mila.

Quindi no, negli Stati Uniti probabilmente nessuno vorrà vedere Cagliari-Lecce, ma in Italia qualcuno, più di qualcuno, c'è eccome.

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