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Il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia e fondatore di Lecce Women Lino De Lorenzis è stato ospite dell'ultima puntata di PL Talk, in cui si è parlato non solo del 25esimo anno di attività della compagine femminile, ma anche della partita in programma oggi tra Lecce e Napoli.

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Sull'inizio di campionato di Lecce Women

Ieri abbiamo vinto una partita molto importante e difficile contro il Bari (partita disputata il 26 ottobre, ndr). La squadra è molto giovane ed in crescita. Abbiamo vinto in maniera meritata con la solita D'Amico.

Sui 25 anni di attività della squadra femminile

Questa società è nata il 3 ottobre del 2000, anche se in precedenza c'erano stati altri 4 anni nell'ambito del calcio a 5. Poi ci siamo evoluti ed abbiamo aperto al calcio ad 11. Ad ottobre abbiamo festeggiato i 25 anni di attività. Siamo la società più anziana di calcio femminile della Puglia e tra le più anziane d'Italia. 

Stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista, anche a livello numerico di tesserate e settore giovanile. Abbiamo superato il tetto delle 100 tesserate nel settore giovanile, per cui contiamo di fare un'altra stagione importante e far crescere le nostre ragazze. Gran parte delle titolari della prima squadra sono ragazze cresciute negli anni con noi. 

Un sogno con il Lecce Women

Ho un desiderio: sogno di poter portare in alto, intendo in Serie A, questa società. Tra faccio notare come, del 90% delle big che fanno parte della Serie A, nessuna è partita dal basso ed ha vinto i campionati. Hanno rilevato titoli sportivi di società già presenti in Serie A o B. Noi ci ritroviamo in Serie C non perché retrocessi, ma in una delle tante riforme del calcio femminile. 

Un commento su Udinese-Lecce

Il Lecce ha scelto il modo peggiore di perdere la partita. E' una squadra che si è presentata a Udine in salute, reduce da tre risultati utili consecutivi. Solo che il primo tempo un po' mi ha preoccupato, perché non è sembrata una squadra. Proprio nella fase in cui Falcone e compagni erano riusciti a portarsi nella metà campo dell'Udinese, sono stati commessi errori individuali gravi, come quello di Berisha. Probabilmente ha letto male quella situazione. 

Il secondo errore è stato determinante, quello di Tiago Gabriel. E' vero, nel secondo tempo c'è stata una buonissima reazione, ma il danno era stato fatto. Sicuramente l'Udinese che abbiamo affrontato sabato scorso era alla portata del Lecce. E' stata un'occasione persa, secondo me.

Antonio Conte Napoli

Cosa aspettarsi da Lecce-Napoli

A parte quello che sarà il risultato finale, perché ci sta di perdere nonostante le defezioni con cui comunque hanno battuto l'Inter, dobbiamo ripartire dalla prestazione. Vedere l'impegno, non vedere certi errori frutto della disattenzione, perché i limiti tecnici ce li abbiamo. Bisogna diventare scaltri, furbi e dare tutto in campo. Poi mai dire mai nel calcio. In questi anni ne ho visto veramente tante. Il Lecce di imprese ne ha fatte tante, per cui chissà.

Un aneddoto su Conte 

Aneddoti su Antonio ne ho tanti, perché siamo cresciuti insieme. Siamo amici d'infanzia. Antonio è sempre stato così, diverso rispetto agli altri. Ha sempre avuto la testa e si vede dalla carriera che ha fatto. Lui è un vincente, non guarda in faccia a nessuno. 

Vi riporto solo un aneddoto: Juventus-Lecce 1 a 1 con gol di Bertolacci grazie alla papera di Buffon. Vado in sala stampa a fine partita, era in notturna, incrocio Antonio. Mi vede, mi viene incontro e mi da la mano. Un “Ciao” e finisce lì. Stava imbestialito. Inter-Lecce, prima di campionato (4 a 0, 26 agosto 2019, ndr), scende in sala stampa, lo incrocio e mi abbraccia. Quelli della sicurezza dell'Inter sono subito arrivati pensando fossi andato io verso di lui. Poi disse di essere mio amico e continuava a parlare mentre i colleghi aspettavano in sala stampa, ed era quasi mezzanotte. 

Lui è così, vive la partita. E' tifoso della squadra che allena e per la quale giocava. Ora è tifoso del Napoli, ma è stato tifoso dell'Inter, della Juventus. Lui è così, è passionale. Prendere o lasciare. Riappacificazione tra Conte e i tifosi del Lecce? No, ma perché lui è così. 

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