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Di andarsene non ci pensano proprio. Nonostante l’ignoranza dei piedi, gli errori clamorosi sotto porta, le contestazioni, o i cori più ironici che di sostegno. Insomma, difficile rinunciare alla maglia. Soprattutto se prestigiosa come quella del Psg. Oppure del Marsiglia. Due club che fanno i conti con i rispettivi “brocco-bomber” Choupo-Moting e Mitroglou. Il primo ha dichiarato l’intenzione di restare nella capitale, nonostante non sia all’altezza. Il secondo è stato rispedito al mittente dal Galatasaray che in teoria doveva tenerselo per un anno e mezzo.
Così la Gazzetta dello Sport online descriveva i "brocco-bomber" di Francia, gli attaccanti del PSG e del O. Marsiglia non più tardi del 4 Giugno scorso. Brocchi. Perché sgraziati. Brocchi. Perché anonimi sotto porta. Brocchi. Perché non hanno saputo giustificare le premesse. Proprio nei confronti di uno di questi brocchi, il Lecce sembrerebbe aver messo gli occhi: il greco Mitroglou, 31 anni ed una carriera mica da ridere. Dopo l'ottimo avvio nei campionati ellenici, sia la Nazionale che i top club europei hanno cominciato a sognare. Il Fulham se lo è aggiudicato dall'Olympiacos per la modica cifra di 15 milioni di euro ma il rendimento è stato pessimo: 3 partite, 0 reti, un infortunio e la retrocessione del club. All'epoca però era il miglior attaccante europeo, giunto in Premier con la media di un gol ogni sessantaquattro minuti. Da quel momento sull'ago della bilancia hanno pesato da un lato le sue indiscusse caratteristiche - forza fisica, un ottimo stacco di testa e la predisposizione al gol - e dall'altra i suoi momenti di down durante i quali ha fatto fatica persino a stoppare il pallone. Un po' come è accaduto a Dzeko quando il primo anno alla Roma venia definito Edin Cieco per sottolineare i clamorosi errori sotto porta. Il vero problema è che se da un lato, a vedere le immagini, si può davvero pensare di essere di fronte ad un brocco, dall'altro è vero anche, lo dicono i numeri, che è un bomber di razza assoluta. In carriera Mitroglou ha realizzato 224 gol in 457 partite, cioè parliamo di una media di 0,49 gol a partita, quasi una rete ogni due giocate che, se rapportati ai minuti giocati, rendono ancora più impressionante il dato: 1 gol ogni 126 minuti circa. Una media gol superiore a tanti dei bomber seguiti in questa sessione di mercato dal Lecce con la sola differenza che il greco viene definito anche brocco. Figuratevi se fosse stato sempre lucido sotto porta che cosa sarebbe diventato oggi
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