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Sono passate poche ore dalla gloriosa impresa dei giallorossi all'Olimpico, una vittoria storica, eroica, inaspettata, ma meritata. Il Lecce, il prossimo anno, disputerà il suo ventesimo campionato di massima serie e lo farà per il quarto anno di fila. 

Mai successo in queste latitudini. Ma l'impresa non è passata di certo inosservata, soprattutto quando le speranze, le percentuali, le statistiche ed i professionisti del settore davano i giallorossi per retrocessi. A parlarne, elogiando la figura del presidente Sticchi Damiani e non solo, è la pagina Il Calcio Latino, seguita su Facebook quasi 130mila persone.

Il post di Calcio Latino

Saverio Sticchi Damiani è nativo della provincia di Lecce ed è presidente del Lecce. E non è il solo che ha costruito una realtà calcistica solida in casa : guardate Percassi con l’Atalanta, Corsi con l’Empoli, Stirpe col Frosinone mentre all’orizzonte se ne affacciano di “nuovi” come l’avellinese D’Agostino . Nell’era del calcio globalizzato e plastificato, isterico e televisivo, sono considerati presidenti-eroi o qualcosa di simile . 

Sono imprenditori che conoscono meglio di altri questo mestiere, che lo nutrono di sana passione, che parlano poco (2-3 interviste l’anno di solito), che vincono trofei (un anno fa l’Atalanta vinceva l’Europa League, quest’anno è terza come se fosse routine), che scrivono la storia anche in un’annata negativa (l’Empoli in semifinale di Coppa Italia e giocando in trasferta), costruiscono col settore giovanile meglio di certe squadre metropolitane e vincono Scudetti. Vincono un trofeo che molti non vedono, ma è importante : quello del senso d’appartenenza, dell’amore per le radici, per la propria terra, per la storia.

saverio sticchi damiani

Su Giampaolo

Ma la pagina non si limita ad elogiare solo il presidente, chiaramente uno degli artefici di questo percorso intrapreso dal Lecce fin dagli anni della Serie C. La salvezza è anche merito di chi questa squadra l'ha guidata dalla 12esima giornata in poi, mister Giampaolo:

Marco Giampaolo ha abbandonato la vita ascetica, simboleggiata dalla barba, per il Lecce. Lui è tecnico che può far bene se sposa il progetto, che ama lavorare sul campo, che si prende le responsabilità e vuole sentire intorno a sè l’amore dell’ambiente.  Non è un caso che abbia fatto bene in provincia. Non è casuale il suo rapporto con Genova sponda Samp, che ha salvato per l’ultima volta in serie A senza troppi affanni (e facendo pressare Sabiri).  

Prima di fumare un buon sigaro ha dichiarato “A Lecce sto bene”.
Già pronti per un grande club Krstovic e Falcone, già pronto Pantaleo Corvino per nuovi raid sul mercato.
E non chiamatele “piccole” : sono grandi.
E scusate se nel pezzo non abbiamo parlato di soldi, ma loro tutti gli anni col bilancio riescono a fare un capolavoro. Tutti gli anni però.

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