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Con l’ennesimo viaggio all’estero, il Responsabile dell’Area Tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, è riuscito a portare con sé in Salento un altro talento in erba che sarà impiegato nella formazione Primavera ma che impersonifica un investimento importante per il futuro della società di Via Costadura: parliamo di Tom Kljun, 18enne (ancora per qualche giorno, a dire il vero) esterno d’attacco sloveno, proveniente dal Tabor Sezana, club della Prva Liga, ovvero il massimo campionato sloveno. Nell’assicurarsi le sue prestazioni, il Lecce non solo ha battuto sul tempo diverse società interessate a lui, ma ha anche ideato questo colpo di mercato con una visione a lungo termine, visto che ha offerto al giovane Tom un contratto di due anni e mezzo con un’opzione di prolungamento per altri 2 anni. In parole povere, l’ottica sarà quella di portarlo, con il tempo, in prima squadra.


Tom Kljun nasce a Zalec, la città slovena famosa per la sua fontana di birra, il 29 Gennaio 2004. Entra a far parte, da piccolissimo, del settore giovanile dell’NK Celje, una delle società calcistiche più importanti della sua nazione nonché uno dei club nel quale ha militato in passato una vecchia conoscenza del calcio leccese come Sebastjian Cimirotic

A dodici anni ha già in cascina dei numeri niente male per uno della sua età: d’altronde, passa le giornate ad ammirare i video delle giocate di Ronaldinho e delle movenze di Cristiano Ronaldo.

Il piccolo Tom brucia le tappe in maniera impressionante, forte del suo talento e della sua tecnica. Ad ottobre del 2016 prende parte, con la compagine Under 14, alla Nike Premier Cup (manifestazione giovanile per i soli Giovanissimi di tutta Europa). Nell’annata 2017/2018, Kljun accede alla selezione Under 15, dove diventa un leader assoluto con 25 presenze in campionato, condite da 11 gol. E’ però la stagione 2018/2019 che vede l’esplosione del giovanissimo talento: mette a referto ben 37 gol in 33 partite (con tre triplette e addirittura un poker, con il quale detronizza da solo il Mura per 5-0) e trascina i suoi alla vittoria del campionato nazionale con la selezione di Marko Gobac

Sebbene per la stagione 2019/2020 sia previsto il suo impiego nell’Under 17, Kljun viene promosso alla formazione Under 19 - con ben 4 anni di anticipo sulla tabella di marcia - e si mette in luce realizzando 8 gol in 15 incontri. E’ un elemento troppo promettente per restare nei soli ranghi delle giovanili, così viene chiamato direttamente in prima squadra mettendo la firma sul suo primo contratto importante il 7 Gennaio 2020 e valido fino al 31 Dicembre 2022. Sceglie la maglia numero 77 (dando curiosamente seguito al suo trend di indossare maglie con numeri multipli di 7, visto che in carriera ha indossato proprio il 7 e anche il 21).

Dopo aver collezionato una presenza in panchina in occasione del match di campionato contro l’NK Bravo del 26 Febbraio 2020, Tom debutta fra i professionisti il 5 Giugno dello stesso anno nel successo casalingo contro il Rudar Velenje, prendendo il posto di Mitja Lotric subito prima del fischio finale. Diviene così il più giovane esordiente di tutti i tempi con la casacca del Celje a soli 16 anni, 4 mesi e 7 giorni. Undici giorni più tardi arriva la seconda presenza, sempre in zona Cesarini, stavolta per la gara contro il Mura (persa per 3-1). Resta nel giro dei senior fino alla fine della stagione, raccogliendo altre tre convocazioni.

Nella stagione 2020/2021, a soli 16 anni, Tom trova maggiore spazio e colleziona 11 presenze (per un totale di 264 minuti di gioco) in campionato - poi vinto assieme ai compagni - oltre ad esordire (il 18 Marzo 2021) anche in Coppa di Slovenia in occasione dell’incontro degli ottavi di finale in casa del Triglan Kranj di Rok Vodisek (portiere attualmente di proprietà del Genoa), nel quale Kljun realizza il gol del vantaggio dei suoi (e la sua prima marcatura in assoluto da professionista) dopo appena due minuti di gioco.


Sebbene presente nelle due liste di riferimento, Kljun non ha la possibilità di essere convocato negli incontri di qualificazione della sua squadra in Champions League (vittoria contro il Dundalk e sconfitta contro il Molde) né in quello per l’accesso all’Europa League (perso contro l’Ararat Armenia).

Tutto sembra volgere verso l’inizio di una favola, ma invece si apre una scomoda parentesi extracalcistica. A inizio giugno del 2021, infatti, alcune testate sportive slovene riportano una certa insoddisfazione dello status di Tom nel club, iniziando a far serpeggiare la notizia di una possibile rescissione del suo contratto con il Celje e, addirittura, di un suo ritiro dal calcio giocato per motivi non del tutto precisati. I rapporti fra Kljun e la società detentrice del suo cartellino si chiudono quindi anzitempo, con un certo rammarico da parte dello staff tecnico del Celje, che intravedeva per Tom un fulgido avvenire. Dopo poche settimane (precisamente il 13 Luglio 2021), però, il giovane esterno sloveno approda al Tabor Sezana, fra lo stupore generale e in modo del tutto inatteso.

Valerij Kolotilo, proprietario nonché amministratore delegato del Celje, non ci sta e, in uno sfogo pubblico, muove delle accuse pesanti nei confronti di Tom e del suo entourage, reo – a suo dire – di aver ideato una manovra scorretta per facilitare l’acquisizione del ragazzo da parte del suo nuovo team, per giunta a parametro zero: ‘Tom Kljun ha lasciato la nostra squadra in estate, e l'ha lasciata in modo assurdo. L'intera faccenda è stata davvero bizzarra. Mi auguro che la Federcalcio trovi una giusta soluzione al nostro disagio, dato che la reputo un'organizzazione corretta e professionale. In estate abbiamo dato soldi alle squadre slovene per acquistare calciatori sloveni, abbiamo quindi investito nel calcio sloveno. E’ in questo modo che gli ottimi allenatori vengono ripagati per il loro lavoro. Perché gli allenatori del Celje non dovrebbero essere pagati per aver lavorato con Tom Kljun? Kljun ha avuto un ottimo trattamento qui da noi, ha fatto progressi ogni anno, fa parte della Nazionale Under 19 e ha giocato il doppio dei minuti in nazionale rispetto ai suoi coetanei. I suoi agenti ci hanno confermato che ha lasciato il club perché non ha avuto abbastanza minutaggio con la nostra maglia, il che è tutto davvero strano. Ha risolto il suo contratto con noi come se dovesse improvvisamente concludere la sua carriera calcistica. E invece, un mese dopo ha ottenuto un contratto da dilettante a Sezana, poi ne ha firmato uno da professionista. Questa è una manipolazione inaccettabile. Non morirò di certo per non aver ottenuto i soldi per il trasferimento di Kljun, ma non è giusto nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato per lui e con lui per anni e anni. Era una grande aspettativa del club, l'orgoglio di Celje, ma di fatto se ne è andato via mostrandoci il culo’. Stando ad alcune indiscrezioni, il caso Kljun approda in un arbitrato di una commissione disciplinare della Federcalcio slovena, la quale decide che l’interruzione contrattuale unilaterale è ingiustificata e decreta il pagamento di un corrispettivo di 20.000 euro da parte dell’entourage del calciatore alla società che lo ha di fatto cresciuto in gioventù; un indennizzo a titolo di (parziale) risarcimento e, probabilmente, tutt’altro che ripagante per il tempo, gli sforzi e il percorso offerti per la crescita del loro gioiellino di casa. C’è da dire, però, che in Slovenia è abbastanza abituale che i giocatori rescindano il contratto, anche se si parla di titolari in squadre di fascia medio-alta, sebbene solitamente ci sia comunque un accordo tra le parti.

Risolta, in qualche modo, la controversia, Tom torna al calcio giocato. La stagione 2021/2022 al Tabor Sezana lo vede disputare 23 gare di campionato (e servire un assist per il 2-2 finale nel match disputato in casa dell’NK Aluminij Kidricevo all’ultima giornata del torneo) e due in Coppa di Slovenia, di cui una proprio contro la sua ex squadra, il Celje, nell’incontro del primo turno perso in casa per 0-2. Nel mezzo, una brevissima parentesi (in prestito) all’Empoli, con il quale si mette in mostra durante il Torneo di Viareggio, concedendo ben 3 assist nella gara di apertura della manifestazione, disputata contro la Pistoiese e vinta dai suoi per 5-3.


In più, scrive a referto una marcatura nella semifinale (poi persa ai rigori) contro l’AT Academy, con una conclusione di sinistro. 

Ritornato alla base, malgrado il buon contributo, le sue giocate e la favorevole impressione lasciata in tutti i compagni, i tifosi e gli addetti ai lavori, il Tabor Sezana giunge penultimo in campionato ed è costretto ad affrontare uno spareggio contro la seconda classificata del torneo cadetto, il Triglav, per una sfida che premia il vincitore con la permanenza (o la promozione) nel massimo campionato: Tom resta in campo 23 minuti nella gara di ritorno, conquistata dai suoi con un roboante 2-5. Il Sazana è salvo.

All’inizio della stagione attualmente in corso, Kljun ottiene il prolungamento del contratto, esteso fino al 30 Giugno 2024. ‘Sono felice di aver prolungato il mio rapporto e vorrei ringraziare il club per la fiducia. Ma sta a me fare del mio meglio in campo e aiutare la squadra al meglio delle mie possibilità’, confessa Tom, che parte subito titolare e gioca tutte le prime 9 partite, fornendo un assist nella gara di apertura del torneo (la sconfitta per 1-2 in casa del Koper). Chiude la sua esperienza al Tabor Sezana calcando il rettangolo verde per soli 10 minuti nel tonfo rimediato contro la capolista Olimpia Lubiana - fra le mura amiche fra l’altro - conclusosi con un perentorio 0-8. Il suo score, fino a quel momento, recita un ruolino di 13 presenze in campionato, (delle quali 10 dal primo minuto) - per un totale di 57 minuti di gioco di media a gara - più tre presenze in Coppa di Slovenia. Lascia il Tabor Sezana per passare al Lecce attraverso un trasferimento oneroso; è lo stesso club di provenienza a confermarlo, con un post sui propri social: ‘Dopo due anni, Tom Kljun si trasferisce nella vicina Italia, dove rafforzerà le fila dell’U.S. Lecce in cambio di un compenso. Tom, ti ringraziamo per il tuo contributo e ti auguriamo buona fortuna per la tua futura carriera!’.

Nonostante la carta di identità possa suggerire qualcosa di diverso, Kljun ha sulle spalle già 56 gare ufficiali (e un titolo nazionale, non va dimenticato), delle quali 51 nella massima categoria slovena. Ma non è tutto: la sua considerazione in patria è sempre stata ragguardevole, se si pensa che ha praticamente indossato i colori delle selezioni giovanili della sua nazionale fin dagli albori della sua carriera calcistica. Tom, infatti, vanta 9 gare – di cui 5 nel Torneo delle Nazioni del 2019, nel quale affronta anche l’Italia - e un gol con la formazione Under 15 della Slovenia, 8 match (e 4 gol) con quella dell’Under 16 (nella quale ha debuttato a 15 anni, 6 mesi e 6 giorni), un incontro con l’Under 17, sei match con l’Under 18 e ben 10 incontri (più due gol e un assist) con l’Under 19 – di cui, attualmente, è il numero 10 della squadra. Con tale formazione ha avuto anche l’opportunità di sfidare i pari età dell’Italia di Wilfried Gnonto in occasione dell’incontro di qualificazione agli Europei di categoria del 12 ottobre 2021 (perso poi per 1-3).

Il ritratto di Tom Kljun disponibile su Football Manager 2023 parla di un elemento di piede destro e personalità equilibrata, alto 178 centimetri e con un peso forma di 67 chilogrammi, il quale ha come ruolo d’elezione quello dell’ala sinistra a piede invertito. Può ricoprire la posizione dell’ala pura o del regista avanzato esterno, così come quella dell’attaccante di fascia e si disimpegna efficacemente negli stessi ruoli anche sulla fascia destra

I suoi punti di forza sono espressi, secondo il videogame manageriale, nella sua enorme continuità di rendimento, nelle sue capacità tecniche – soprattutto sui passaggi, nella possibilità di poter ricoprire un paio di ruoli, nella sua forza e nella sua resistenza (caratteristiche che lo rendono un discreto atleta), nel suo essere equilibrato e normale e nella sua capacità di poter migliorare molto in futuro. Gli aspetti meno desiderabili del suo gioco, invece, sono identificabili in una certa mancanza di determinazione (la quale può frenarlo in certe situazioni), nella necessità di migliorare alcuni movimenti offensivi, nel suo essere talvolta egoista e nella sua difficoltà a poter entrare nel gruppo principale di una rosa.

Sul piano mentale, Kljun è composto ed ha un grado di abilità soddisfacente nel prendere le decisioni. Non molto portato ad approcciarsi con professionalità e sportività, dimostra però temperamento e coriaceità.

La qualità principale di Tom Kljun è identificata nella sua abilità sui passaggi (16/20); molto agile e fisicamente in grado di raggiungere una ragguardevole integrità, non lesina l’impegno nella causa e ha un buon grado di finalizzazione; è veloce, ha una buona accelerazione, ha visione di gioco, sa essere freddo sotto porta quando serve, riesce ad essere concentrato e, di conseguenza, è abile a prendere le giuste decisioni. Può (ovviamente) migliorare sotto diversi aspetti: accrescere la forza, incrementare ulteriormente la resistenza, aggiungere ancor più estro e fantasia alle sue giocate, muoversi meglio senza palla e provare con più efficacia la conclusione da lontano.

Le caratteristiche tecniche, mentali e fisiche di Tom Kljun secondo Football Manager 2023


L’abilità attuale di Tom Kljun secondo Football Manager 2023 è pari a 49/100 (nell’edizione del 2022 era a 45/100), mentre quella potenziale si issa a 63/100. Per puro raffronto, altri suoi compagni in Primavera, come Berisha, Vulturar, Dorgu e Borbei, hanno come abilità attuale rispettivamente 38/100, 40/100, 40/100 e 41/100. Kljun, quindi, ha un valore ben più alto e sarebbe il secondo – in un’ideale graduatoria di tutti gli elementi dell’organico di mister Coppitelli – dietro Daniel Samek.

Ma che tipo di giocatore è Tom Kljun? Senza dubbio, un giovane talento dal potenziale fragoroso. In grado di giocare indifferentemente sia a sinistra sia a destra, è in possesso di un dribbling efficace e si muove costantemente per ricevere il pallone e tentare di smarcarsi con finte o con tocchi in apertura con l’esterno del piede oppure con l’interno per un controllo orientato al superamento dell’avversario. In grado di utilizzare efficacemente il sinistro, riesce a rientrare rapidamente in difesa in fase di ripiegamento per poi ripartire prepotentemente all’attacco. Abile negli uno-due, non disdegna colpi di tacco e giocate di pregevole fattura che, raramente, sono fini a loro stesse. Predilige l’andare incontro al pallone disimpegnato dal compagno piuttosto che scattare in profondità per riceverlo fra i piedi. Inoltre, quando si libera con delle triangolazioni rapide e funzionali, trova il fondo del campo per poter mettere in area dei cross tagliati o degli spioventi pericolosi. Sa controllare il corpo con equilibrio per poter disorientare il suo marcatore diretto fin dal primo possesso, grazie a torsioni degne di nota, coadiuvate, come detto, dalla capacità di smistare il pallone con entrambi i piedi. Ma non solo: riesce a rendersi pericoloso battendo i corner, così come i calci piazzati dalla trequarti. E’ anche un buon ragionatore: fidandosi delle sue capacità di controllo della sfera, non gioca spesso di prima ma piuttosto decide di avanzare con la palla fra i piedi per cercare la migliore giocata possibile per i compagni (che, talvolta, non arriva a causa del suo eccessivo egoismo). Particolare è la sua corsa quando è in possesso: riesce molto spesso a tenere alta la testa e quindi anche il busto e le spalle assumono una posizione più eretta rispetto ad un controllo che prevede l’osservazione continua del pallone (e in questo può ricordare, con le dovute proporzioni e i parallelismi del caso, gli slanci e gli scatti di Gabriel Strefezza). 


Tom è anche abbastanza ambizioso e crede fermamente di potersi affermare in questo sport. Il suo motto è: ‘Giocare a calcio con i piedi è una cosa, ma giocare a calcio con il cuore è un’altra’, mentre un altro suo mantra è: ‘Non lasciare che i tuoi sogni si fermino’.

All’indomani dell’approdo di Tom Kljun al Lecce, siamo pervasi da sensazioni piacevoli: sarà interessante vederlo all’opera nella Primavera giallorossa e con un tipo di calcio differente, dove atleti tecnici e dotati di fantasia e creatività possono sparigliare le carte e inventare una giocata decisiva o un movimento speciale ed apprezzabile. Da quello che ha (di)mostrato, lui ha tutte le premesse per confermare tali sentori e avviare un cammino che può davvero portarlo in prima squadra. Va da sé che dovrà mettersi sotto, è chiaro: a 18 anni nulla è scontato, ma nemmeno nulla è precluso. Diamogli quindi fiducia e non riponiamo in lui aspettative dal peso troppo grande: se abbiamo capito che tipo di giocatore è, con i modi dovuti e a tempo debito, saprà divertirsi e far divertire. E nel Salento, i calciatori divertenti da vedere sono sempre rimasti nel cuore della tifoseria.

Dobrodošli in dobro opravljeno, Tom!

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