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Ottima squadra il Cagliari, a Lecce ha rischiato di vincere, facendo un solo tiro in porta e ben due gol. Squadra quadrata, massiccia, ben organizzata nella fase di non possesso ma che ha giocato tutta la gara prevalentemente di rimessa. Un buon Lecce, di contro, che ha avuto in mano le redini del gioco ma, con troppi infortunati, non aveva nessuno in campo che garantisse il cambio di passo e neanche la possibilità di saltare l'uomo. Questo fino all'ingresso sul terreno di gioco di Farias che sommato al possesso palla dei giallorossi, ha fatto la differenza. Il Lecce nella prima frazione non riusciva a velocizzare l'azione, ben disposto il Cagliari che ostruiva tutte le linee di passaggio, impedendo di fatto agli uomini di Liverani di verticalizzare per vie centrali. Quando si nota Tachtsidis portare palla o toccarla due/tre volte, lui che la gioca spesso di prima intenzione, vuol dire che non “vede” i compagni, forza il passaggio e spesso lo sbaglia. Nonostante le difficoltà, il primo tempo ha visto il Lecce uscire dal terreno di gioco sotto di un gol (ennesimo rigore regalato dal nuovo regolamento su un traversone innocuo) e Gabriel spettatore non pagante. Nei secondi 45' i giallorossi entrano in campo con un altro piglio, continuano a sbattere su Olsen e subiscono il secondo gol a causa di un rinvio sbagliato. Poi entra Farias e la partita cambia. Finalmente in campo un calciatore che ha nelle caratteristiche quelle di saltare l'uomo e garantire il cambio di passo. Il Lecce è matematicamente più incisivo ma continua a sbattere sul portiere del Cagliari oppure a sbagliare tap-in sotto porta. Poi la svolta: La Mantia si vede parare da un difensore avversario una palla sulla linea di porta. Rigore ed espulsione, segna Lapadula e succede di tutto. Battibecco con Olsen, il portiere calcia via la palla, Lapadula lo rimprovera a muso duro, il portiere ospite gli rifila prima una spallata in pieno viso e poi una manata in volto che butta giù l'attaccante. Il direttore di gara invece di espellere Olsen e di ammonire Lapadula, oppure di ammonire Olsen lasciando stare Lapadula, oppure di ammonire sia uno che l'altro, nonostante non fosse giusto, decide per una soluzione infantile: rosso per entrambi! Peccato che le gesta dei due non fossero minimamente equiparabili. Ennesima ingiustizia ai danni del Lecce che dovrà fare a meno del suo attaccante più in forma per la prossima partita a Firenze. Il pareggio però è nell'aria, lo segna ancora una volta l'ottimo Calderoni su assist di Tachtsidis. L'esterno giallorosso dopo il gol segnato contro il Milan si ripete e regala ai suoi un meritato pareggio. La partita finisce così ma ancora una volta è il Lecce a recriminare per aver subito decisioni arbitrali molto discutibili. Liverani che aveva gli uomini contati a causa di tanti infortuni ha gestito bene la gara, l'11 titolare e le sostituzioni. Rispoli nuovamente in campo sin dall'inizio ha consentito al Lecce di non essere monocorde, attaccando anche a destra e non solamente a sinistra. Ha riscoperto La Mantia, oggi “virtualmente” protagonista di due marcature, una negatagli da Olsen e l'altra dal difensore con la mano. A dire la verità ce ne sarebbe un'altra ma non ha inquadrato lo specchio della porta. Il gigante protagonista dello scorso campionato può dire la sua anche in serie A. Sabato il Lecce affronterà in trasferta la Fiorentina e dovrà farlo senza Lapadula che verrà squalificato, speriamo che ci sia tempo sufficiente a svuotare l'infermeria. Forse contro il Cagliari, per la prima volta in questa stagione, abbiamo rivisto il Lecce “di Liverani”. Possesso palla ed occasioni da gol, è questa la strada giusta. Arbitri permettendo.
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