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🔴 PL Talk - Post partita

Il giorno dopo una sconfitta si devono analizzare gli aspetti positivi e negativi di questa, cercando di tenere il buono per lavorare su quello che non ha funzionato, alla ricerca della chiava giusta per risolverlo.

Questa mattina, quindi, proveremo a fare una conta di ciò che è andato e di quello che invece va cancellato dalla trasferta di Udine, una gara che ha evidenziato alcuni problemi di natura tattica che il Lecce si porta dietro da tempo.

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Aspetti negativi

Tutti, o molti, guardando la formazione ufficiale intorno alle 14 di ieri hanno storto il naso, consapevoli che quel centrocampo avrebbe creato non pochi problemi alla fase difensiva giallorossa. Berisha ed Helgason insieme non possono giocare, perché scoprono la zona mediana, facendo soffrire parecchio anche Ramadani, e non garantiscono schermo davanti alla difesa. Inutile provare qualcosa di già visto e vissuto nella passata stagione.

Anche la prestazione degli esterni nel primo tempo ha lasciato parecchio a desiderare. Morente si è dimostrato troppo leggero e poco abile nel dribbling contro i veloci e fisici difensori bianconeri, mentre Pierotti è diventato pericoloso solo nella seconda frazione, quando Di Francesco lo ha avvicinato a Stulic.

Da evidenziare anche le non perfette prestazioni della difesa giallorossa, che veniva da due clean sheet consecutivi. Tiago Gabriel è stato troppo leggero in occasione del secondo gol, così come Danilo Veiga, che ha prima regalato la rimessa laterale con un errore banale e poi si è lasciato superare con facilità da Atta. Tutto da rivedere.

Pure Gaspar, infine, è sembrato meno concentrato del solito, con diversi errori in fase di impostazione e troppi rischi in una zona delicata di campo.

udinese-lecce feliciani arbitro

Aspetti positivi

Il cambio di interpreti e di modo di giocare del secondo tempo rappresentano certamente un’assunzione di responsabilità da parte del mister, che ha ammesso implicitamente l’errore ed ha cercato di porre rimedio in altro modo. Bene l’ingresso in campo di N’Dri, vivace sulla sua corsia ed autore anche di un gol di pregevole fattura, il secondo del suo campionato ma sempre purtroppo inutile per il Lecce, e bene l’avvicinamento di Pierotti alla punta, sebbene l’argentino sia sembrato in giornata no e non sia stato abile a creare pericoli concreti alla porta di Okoye. 

Buoni gli ingressi anche di Maleh e Sala, con il primo pienamente recuperato ed il secondo che evidentemente deve ancora crescere dal punto di vista fisico e tecnico. 

Contro il Napoli mister Di Francesco potrebbe mischiare un pò le carte per far rifiatare chi sta tirando la carretta da otto turni - tenendo anche conto che Gaspar è già diffidato - sperando però che gli esperimenti abbiano un senso e non regalino tempi interi agli avversari. 

Il Lecce in Serie A non se lo può permettere. 

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