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Gianluca Petrachi, ex direttore di sportivo di Roma e Torino, è stato ospite di Sportitalia.
Tanti gli argomenti trattati, tra cui diversi accenni al Lecce.

Ti aspettavi questo Lecce così massiccio?
Il Lecce di inizio stagione non mi ha entusiasmato, a parte la prima partita con l'Inter giocata alla garibaldina. Ho visto il Lecce diverso dall'Atalanta in poi, infatti ha iniziato a fare punti. Una squadra più coraggiosa che ha preso l'avversario altissima rischiando l'1vs1 difensivo ed è stata premiata. L'Atalanta avrebbe potuto pure pareggiarla quella partita.

Hjulmand da Roma?
(Temporeggia, ndr) Io vedo più Lukic che Hjulmand, non perchè non sia un grande giocatore. Se io fossi il direttore prenderei più Lukic.

Gonzalez è da top club?
Ma eh…ha delle buone qualità, però…

Uno che ti piace del Lecce?
È costruito per lottare. Prendere un giocatore, estrapolarlo e metterlo in una grande squadra…

Strefezza, Banda, Colombo?
Ci sono dei giocatori, ma non mi sento di dire che li porterei in una grande squadra. Strefezza è un buon giocatore, ma secondo me non è da Roma, è da squadra di metà classifica.
In una provinciale ti fa la differenza. In un contesto di una squadra che deve sempre vincere e fare la differenza, lì ci sono parametri di valutazione per i quali obiettivamente devi stare un po' più attento.

Il giorno dopo di Samp-Lecce, il direttore aveva parlato ai microfoni della stampa locale. Queste furono le sue parole in merito al rilancio del Lecce.

Cosa è cambiato nelle ultime gare?
Credo che ci sia stato più un input tattico. Credo che il Lecce abbia giocato con più coraggio. All'inizio giocava molto dietro, di ripartenza. Con l'Atalanta ho visto uno spirito diverso: si gioca più alti e si recupera palla nella metà campo avversaria. Un atteggiamento che sta sicuramente pagando.

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