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Il centro sportivo di proprietà è il leit motiv delle interviste rilasciate dai massimi esponenti dell'US Lecce di recente. La scorsa settimana il presidente Saverio Sticchi Damiani aveva rilasciato ai nostri microfoni proprio delle dichiarazioni su questo tema:

“È un tema centrale della nostra politica. Il nostro consolidamento in A si orienta a questo: spingere sugli investimenti. Società e Corvino sono d'accordo: il prossimo investimento sulle strutture deve essere questo. Ho rammarico di aver speso 6.5 milioni sul Via del Mare. Con quei soldi avremmo già un centro sportivo di livello, che costa tra i 6 e i 10 milioni. Abbiamo un progetto da tempo e abbiamo cominciato anche ad avviare l'iter, impegnativo burocraticamente. Costruire un albergo è troppo, non ne abbiamo bisogno. Vogliamo 3-4 campi per far allenare inizialmente Prima Squadra e Primavera, per poi allargarci con tutto il Settore Giovanile. Spogliatoi, sala stampa… una struttura per dormire non ci cambierebbe la vita, 4-5 campi sì”.

Dello stesso avviso è l'amministratore delegato Sandro Mencucci, anche lui intervenuto nel corso della puntata di PL Mercato:

“Il Viola Park è un progetto irraggiungibile, è costato 110 milioni e costerà altri 10 per mantenerlo: impossibile raggiungere quei livelli. Non avere un campo di proprietà è la grande lacuna del Lecce. In passato il Lecce è stato molti anni in A ma non ha mai pensato ad un centro sportivo di proprietà. Stiamo cercando di realizzarlo a piccoli passi. Immaginate gli sforzi di questa Società che negli anni ha cambiato tante categorie. L'altalena ha lasciato qualche ferita che stiamo recuperando. Cercheremo di far sì che a partire dal prossimo anno possa essere creato un piccolo centro sportivo da far poi crescere in futuro”.

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