Ramadani si riprende tutto: il Lecce ha di nuovo il suo mastino

Dopo due prestazioni maiuscole con Genoa e Milan, l’albanese ha dimostrato di essere di nuovo il faro giallorosso. Come due anni fa, dopo l’addio di Hjulmand
Sembrava destinato a salutare, come Baschirotto. Anche Ylber Ramadani, dopo una stagione che lo ha reso protagonista con il super gol vittoria realizzato in casa contro il Torino, aveva espresso al club la volontà di cambiare aria, cercare nuovi stimoli, nuove sfide. Un desiderio legittimo per un giocatore abituato a dare sempre tutto, alla ricerca continua del miglioramento. Ma il calciomercato non ha portato offerte concrete al Lecce, e allora l’albanese ha fatto quello che sa fare meglio: testa bassa, lavoro e cuore.
Leader
Già, perché Ramadani non si è mai tirato indietro. Non ha mai fatto una piega, nemmeno quando all'inizio del ritiro Eusebio Di Francesco aveva disegnato il suo Lecce con il francese Pierret davanti alla difesa. Una scelta tecnica, una scommessa tattica. Ma Ramadani, in silenzio, ha iniziato a scalare le gerarchie, un allenamento dopo l’altro, una partitella alla volta. Con la professionalità di chi conosce il mestiere e la qualità di chi ha già dimostrato il proprio valore in Serie A.
E ora è tornato. Leader silenzioso ma determinante, Ylber ha riconquistato il suo posto al centro del progetto giallorosso. Quello stesso posto che anni fa fu di Hjulmand, e che Ramadani seppe occupare con intelligenza, grinta e senso della posizione. Il suo primo anno in Salento fu una consacrazione: uno dei migliori mediani per palloni recuperati, contrasti vinti e chilometri percorsi. Ora, la storia si ripete.

Punto fermo
In un Lecce rinnovato, serviva un punto fermo, un uomo d’esperienza che sapesse reggere la pressione e guidare i più giovani nei momenti chiave. Di Francesco lo ha capito, e il campo lo ha confermato: Ramadani è tornato a essere l’anima del centrocampo. Più carico che mai, più motivato che mai.
Altro che addio: Lecce riparte da lui. Grinta, ordine, leadership. Il cuore albanese che batte per la maglia giallorossa. Una rinascita che profuma di rivincita, ma anche di appartenenza e maturità. Ramadani ha fatto una scelta: restare e combattere. E ora tutto il Via del Mare può tornare a contare su di lui.
Il motore del nuovo Lecce ha acceso i giri: Ylber Ramadani è pronto a prendersi tutto. Di nuovo.