In Lecce-Bologna vince solo la forza mentale

Un pari più che giusto per due squadre impegnate in settimana tra coppa Italia e Europa League
di Donato Francesco Bianco
Lecce-Bologna è una partita che ci fa vedere quanto nulla, è scontato nel mondo del calcio. La qualità della squadra Felsinea contro la voglia della squadra di casa per dare un verso giusto al proprio cammino. In 90 minuti succede di tutto.
Da tifoso e cronista, posso dire con assoluta tranquillità che spunti per raggiungere i propri obiettivi stagionali ce ne sono stati tanti nella partita andata in scena al via del mare.
Il Lecce come sempre tra investimenti su strutture e giovani promesse, la quarta salvezza non è un miraggio. La voglia in campo e sugli spalti, mi hanno fatto intravedere una spinta maggiore delle precedenti partite dove per pochi sprazzi di gioco, si era intravisto qualcosa.
Nel Bologna, che occupa da diversi anni la parte della sinistra della classifica, l’obiettivo di far bene in campionato e in Europa League non è distante. La squadra di Italiano, come lo scorso anno, deve raggiungere ancora una forma atletica idonea e paga i carichi di lavori nella preparazione di pre-campionato.
Non di meno il Lecce che tra doppie sedute e allenamenti mirati, oggi l’ha visto partire pesante e tranne la partita con il Genoa, ha incontrato Milan e Atalanta che tra i propri obiettivi non hanno la salvezza ma ben oltre con giocatori e qualità totalmente diversi.
La forza mentale spesso fa la differenza. Lo fa nelle squadre che scendono in campo e lo deve fare anche nei tifosi, che vivono questo sport in maniera totalmente umorale. Un consiglio che mi sento di dare è che dagli spalti bisogna iniziare a leggere le partire anche in maniera analitica. L’umore lo si mette da parte e si analizzi l’inizio dell’intera stagione partendo proprio dalla fase pre-campionato.
Ricordo a tutti che chi scende in campo o investe nel mondo del calcio ha mille ragioni per continuare a farlo. L’ultimo dei suoi obiettivi è raggiungere un risultato negativo.
Qualcuno diceva che la pazienza è la virtù dei forti e in questo, noi tutti tifosi lo dobbiamo prendere come vademecum. La cultura del perdere nell’ambito sportivo non deve diventare un dramma. Le tragedie nella vita sono altre e quelle difficili da superare hanno in comune sempre il coinvolgimento di se stessi o dei propri cari.
Questo signori è pur sempre uno sport e come tale va tenuto in considerazione dall’inizio alla fine di ogni stagione.