header logo

Si prospetta un Natale complicato per cittadini e lavoratori degli uffici postali salentini. Nel pieno del periodo festivo e prenatalizio, Poste Italiane ha programmato la chiusura di 11 uffici, riversando il carico di lavoro su 6 sedi extra comunali, due container e altri sportelli nello stesso territorio.
In totale, la riorganizzazione interesserà 20 uffici postali in 18 comuni, con disagi che rischiano di diventare pesantissimi per l’utenza.

Le chiusure avvengono nell’ambito di Polis, il progetto finanziato dal PNRR per la modernizzazione degli uffici nei piccoli comuni. In provincia di Lecce però, ai lavori di ristrutturazione si sommano i disagi causati dai recenti assalti ai Postamat, che hanno comportato lunghi interventi e l’attivazione dei bancomat solo negli orari di apertura degli uffici.

Per questo Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo urgente con il prefetto e invitano i sindaci a pretendere l’attivazione di uffici mobili nei comuni privi di sportelli.


Le chiusure: tutti gli uffici e dove si sposteranno i servizi

Di seguito l’elenco completo degli uffici postali chiusi, con date e sede di appoggio.

Comune Periodo di chiusura Sede alternativa
Acquarica del Capo 20 novembre – 7 aprile Presicce
Castro 5 novembre – 7 aprile Vignacastrisi
Galatina 1 fino al 10 dicembre Galatina
Leverano fino al 29 dicembre (causa evento criminoso) Container
Melendugno 17 novembre – 7 gennaio Calimera
Sanarica 26 novembre – 13 aprile Minervino
Spongano 4 novembre – 15 dicembre Diso
Squinzano 9 dicembre – 28 gennaio Campi Salentina
Surbo 29 ottobre – 11 dicembre Container (Piazza Aldo Moro)
Trepuzzi 24 novembre – 13 gennaio Novoli
Vernole 25 novembre – 13 aprile Castrì di Lecce
Villa Convento fino al 14 novembre (causa evento criminoso)
Tiggiano fino al 17 novembre Alessano
Sogliano fino al 26 novembre Cutrofiano

Disagi per cittadini e comunità locali

Le comunità interessate dalle chiusure – a eccezione di quelle con container attivo – saranno costrette a spostarsi nei comuni vicini per qualsiasi operazione postale o prelievo bancomat.
Allo stesso modo, i paesi che riceveranno il nuovo carico di utenti rischiano di affrontare lunghe code, rallentamenti e attese inedite.

Il problema maggiore riguarda gli anziani, categoria che Poste Italiane ha sempre invitato a rivolgersi agli sportelli per ridurre rischi di furto o truffa, e che ora dovrà affrontare spostamenti poco praticabili.

“La programmazione dei lavori è stata calata dall’alto, senza valutare l’impatto reale sulle comunità”, denunciano Tommaso Moscara, Monia Rosato e Fernanda Cosi (Cgil, Slc e Spi).
“In un periodo critico come quello prenatalizio – tra scadenze di fine anno, invii dei pacchi, pensioni e tredicesime – è prevedibile un assalto agli sportelli. Il tutto aggravato dalle limitazioni all’uso degli ATM”.


Conseguenze sul personale: lavoratori sotto pressione

Oltre ai cittadini, a pagare saranno anche i lavoratori postali.
Le chiusure, infatti, comportano spostamenti continui, carichi di lavoro aumentati, stress operativo e mancanza di spazi adeguati.

“La situazione rende precarie le condizioni lavorative – spiega Monia Rosato –. I dipendenti, già pressati dalle richieste commerciali dell’azienda, ora dovranno affrontare ulteriori carichi, maggiore mobilità e una flessibilità forzata”.


La richiesta dei sindacati

Cgil, Slc e Spi chiedono ufficialmente al prefetto di Lecce di aprire un tavolo urgente sulla situazione e invitano tutti i sindaci interessati a pretendere l’attivazione di uffici mobili, unica soluzione per alleviare i disagi durante i mesi di chiusura.

Football Manager 26 è finalmente arrivato: tutte le novità
Lecce, rinnovo vicino per il portiere Jasper Samooja

💬 Commenti