Crollo panchine in Serie A: la situazione sugli esoneri
Dopo vari record negativi inizia il Valzer delle panchine in Serie A: i ribaltamenti dei pronostici tra certezze e rivelazioni.
Non accadeva da anni che, al termine della seconda sosta per le nazionali, non fosse saltata nessuna panchina nel massimo campionato. Questo trend è stato prontamente ribaltato quando, nell’ 8a giornata, è arrivato il primo esonero della stagione con il sollevamento dall’incarico di Igor Tudor. Inoltre, la nona giornata appena conclusasi, ha complicato la posizione già in bilico di altri allenatori che rischiano di vedersi sollevati dal proprio incarico al termine del prossimo weekend.
Analizziamo la situazione.
Pronostici iniziali
Ai nastri di partenza della stagione in corso, le quote dei siti di scommesse e i pronostici degli addetti ai lavori erano chiari e in linea: le maggiori probabilità di esonero appartenevano agli allenatori delle squadre in lotta per non retrocedere.
I nomi di certo non aiutavano a contrastare la tendenza: tante scommesse in panchina, mister con curriculum marchiati da stagioni non all’altezza delle aspettative, addirittura attribuite a bigotte “maledizioni”.
In Serie A però, i parametri di valutazione sono ben altri. I risultati sportivi non sono l’unica ragione di esonero: in un campionato che fatica a generare entrate, avere più di un allenatore sul libro paga genera uscite fastidiose al bilancio finale e limita le possibilità dei club di crescere.
Pertanto, la fiducia nella scelta d’inizio anno deve arrivare da dirigenti forti e consapevoli che assicurino il posto, a meno di clamorose debacle.
In alcuni casi però diventa necessario cambiare per dare una svolta e raddrizzare la stagione.
Panchine in bilico: tra certezze e rivelazioni
Lunedì è arrivato il primo esonero del campionato: Igor Tudor è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Juventus, andando ad abbattere un record storico. Di fatto, la società bianconera in anni e anni di storia, non aveva mai esonerato il proprio allenatore nel girone d’andata, ribaltando il favore dei pronostici.
Dopo la 2a giornata di campionato sembrava già tutto deciso: secondo il sito di scommesse sportive Snai, l’esonero di Di Francesco quotava 1.65, mentre quello di Tudor addirittura 10. Ma il calcio, si sa, non è una scienza esatta.
La posizione dell’allenatore giallorosso attualmente è solidissima e gode della fiducia della tifoseria, sostenuta da una società forte e con chiare idee e principi.
D’altro canto, altri allenatori partiti con obiettivi ben più superiori a quelli del Lecce, ora come non mai si trovano a un passo dal baratro.
Il destino di Stefano Pioli, mister della Fiorentina, passa dalla gara casalinga di domenica proprio contro la squadra salentina.
È paradossale come, nelle conferenze di inizio anno, il tecnico viola annunciava l'obiettivo della stagione criticando le parole di Massimiliano Allegri, che non aveva inserito la Fiorentina tra le probabili per un posto in Champions League. Risultato attuale? Penultimo posto e nessuna vittoria in campionato.
Stessa sorte per Patrick Vieira, allenatore del Genoa: dopo una stagione altamente positiva sulla panchina rossoblù, il tecnico francese è stato in estate a un passo dal sostituire Simone Inzaghi a Milano. Nei pensieri dei tifosi era lontana l’idea dell’esonero, eppure le valutazioni sul suo operato sono in corso proprio in queste ore, dopo il deludente ultimo posto.
Destino da scrivere
In un campionato dove nulla è più scontato, le panchine restano vere e proprie trappole.
Bastano due risultati negativi per ribaltare ogni certezza. Le prossime giornate diranno se questi scossoni saranno solo episodi isolati o l’inizio di una lunga stagione di esoneri.





