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Dal suo arrivo nel Salento, Lameck (per gli amici Giuseppe) Banda si è sempre fatto apprezzare per i suoi dribbling ubriacanti, la sua velocità e imprevedibilità negli uno contro uno. Quando esordì contro l’Inter lo scorso anno alla prima giornata di campionato, aveva fin da subito fatto capire che con lui in campo ci saremmo divertiti e non poco. Un difetto per essere pignoli? Deve essere più cinico, concreto nel “chiudere” la giocata. Come se a volte gli mancasse quel tocco in più, quel numero che gli permetta di fare la differenza, innalzando di non poco il suo livello tecnico.

Tempo al tempo. Arriverà anche quello, ha tutti i mezzi e il potenziale per diventare un giocatore inarrestabile e questa piazza, sicuramente, farà al caso suo per esprimere al meglio tutto il proprio talento, aiutando la squadra a raggiungere i propri obiettivi stagionali.

Lameck Banda Lecce

In queste ultime partite di campionato, la sua assenza si è percepita eccome perché avrebbe potuto sicuramente garantire alla manovra offensiva maggiore intensità e pericolosità ma il suo compagno Strefezza, devo dire, che ha fatto più del dovuto per colmare al meglio il vuoto da lui lasciato in mezzo al campo.

L’esperienza in Italia si sta rivelando una tappa fondamentale della propria carriera al fine di innalzare il suo livello di maturazione, confrontandosi con giocatori di assoluta tenacia e indubbia qualità tecnica che gli permettono di correggere, costantemente, errori e disattenzioni commessi durante le partite.

In giallorosso ha collezionato 41 presenze, ottenendo la scorsa stagione il raggiungimento della salvezza assieme ai propri compagni mentre in quella corrente, prima dell’infortunio, era stato impiegato in quattro circostanze, mettendo a referto due assist entrambi nella gara contro la Fiorentina, alla seconda giornata, determinanti per la rimonta finale della sua squadra.

Lameck Banda Lecce

Adesso l’obiettivo sarà certamente quello di rientrare in campo nella migliore condizione possibile dopo la pausa delle rispettive Nazionali, aumentando la qualità del gioco del suo allenatore D’Aversa, recuperando a suon di prestazioni e continue giocate il tempo perso lontano dal rettangolo verde a causa del fermo obbligatorio dovuto all’ultimo infortunio.

Il Salento, come già anticipato, è stato per lui terra di crescita e non solo per quanto mostrato durante le partite ma anche in termini economici per quanto riguarda la sua valutazione di mercato. Infatti, dal suo arrivo in giallorosso dal Maccabi Petach Tikva (club israeliano) per circa 2 milioni, a distanza di poco più di 14 mesi secondo la nota piattaforma on-line Transfermarkt, la sua quotazione sarebbe addirittura raddoppiata. Quest’anno, pertanto, dovrà esser per lui quello della consacrazione per esplodere definitivamente, arricchendo in maniera consistente la propria valutazione.

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