Il Lecce realizza pochi gol. Ma quanto aveva segnato nelle altre stagioni dopo 16 partite?
La squadra di Di Francesco paragonate alle altre tre delle ultime stagioni in A
Il Lecce di Eusebio Di Francesco ha un problema. La formazione allenata dal tecnico abruzzese, infatti, fatica terribilmente a trovare la via della rete ed in questa stagione ha realizzato soltanto 11 gol in 16 partite, con 3 sole sfide chiuse con 2 reti all’attivo nei ’90 minuti di gioco.
Si parla di attacco spuntato, si critica il lavoro compiuto dalla punte e pure quello degli esterni, che non paiono completi dal punto di vista realizzativi. Oggi, a tal proposito, vogliamo proporvi una statistica che porta dati concreti a questa analisi. Analizzeremo, per l’appunto, i gol segnati dal Lecce nelle altre tre stagioni di Serie A a questo punto del campionato, per vedere se effettivamente questa stagione è anomala sotto porta.
Stagione 2022-2023
Con Baroni in panchina la squadra giallorossa ha subito poco e segnato il giusto. Vedendo i numeri possiamo parlare di una media perfetta in zona gol: 16 realizzati in 16 partite, 1 ogni ’90 minuti. Quella squadra non brillava per il gioco offensivo ma aveva le idee chiare e riusciva poi a concretizzare le poche occasioni create. In questo periodo del campionato, intorno alla sedicesima, aveva trovato anche la quadra giusta per un unire un’idea di calcio piacevole ad un equilibrio che le permetteva di incassare poche reti.

Stagione 2023-2024
Era l’anno di D’Aversa e di quell’inizio di campionato scoppiettante, che poi non ha avuto seguito durante la stagione. Quel Lecce aveva realizzato ben 19 gol dopo 16 giornate, con Krstovic sulla cresta dell’onda ad inizio anno e gli esterni che garantivano assist e corsa. Sappiamo tutti bene come si è conclusa poi quella stagione, ma le reti di inizio campionato hanno rappresentato un gruzzoletto fondamentale per poi conquistare e festeggiare la salvezza.
Stagione 2024-2025
10 gol per il Lecce prima di Gotti e poi di Giampaolo dopo 16 giornate di campionato. Pochi, pochissimi, con una squadra che si poggiava al suo bomber - ad un certo punto ricorderete che segnava soltanto Nikola Krstovic - e che, al contrario di quella allenata da Di Francesco, faticava tremendamente a creare occasioni da gol, non solo a realizzarle.
Poi c’è quest’anno. 11 gol, come detto. Non sono tanti e solo 2 sono stati siglati dai terminali offensivi giallorossi. Si può fare di più e si può fare meglio, ma la speranza a cui rimanere aggrappati ha a che vedere con la mole di gioco creata.
Il Lecce, quando attacca, lo fa con un’identità ben precisa e questo è innegabile. Ora basta “solo” buttarla dentro per vincere le partite ed allontanarsi dalla linea rossa. Tocca a Di Francesco capire come fare.






