Luis Hasa: “A Lecce ho fatto fatica ad adattarmi"
Le parole dell'ex centrocampista dei giallorossi a Cronache di Spogliatoio
Approdato a Lecce nell’agosto 2024 come il futuro del centrocampo giallorosso, l'esperienza di Luis Hasa nel Salento è durata solo sei mesi, trovando il campo solo in un'occasione e senza mai avere l'opportunità di lasciare il segno.
L’esperienza a Lecce
Arrivato come colpo in prospettiva dopo una vita alla Juventus, il talentuoso jolly di centrocampo non è ma riuscito a convincere né Gotti né Giampaolo. Dopo pochi mesi dal suo mesi, complice un minutaggio ridotto all’osso, il club salentino ha scelto di cederlo al Napoli nella finestra invernale. La sua parentesi giallorossa si è così chiusa con soli dieci minuti di gioco, nella sconfitta di Coppa Italia contro il Sassuolo, insufficienti per lasciare traccia.
Al Napoli, ma in panchina
Neppure l’approdo al Napoli gli ha permesso di trovare spazio: nella squadra di Antonio Conte Hasa ha passato mesi senza scendere in campo, godendosi però il privilegio di allenarsi accanto a campioni e di respirare l’aria di un gruppo lanciato verso lo scudetto.
La svolta: la rinascita con la Cremonese
La svolta è arrivata con il prestito alla Carrarese, dove oggi è uno dei punti fermi nello scacchiere di Antonio Calabro e sta finalmente trovando continuità e responsabilità. In otto partite il talentino ex Lecce, Juve e Napoli ha già messo a referto due gol e due assist.
Il rimpianto di Luis Hasa
Nonostante ciò, intervistato da Cronache di Spogliatoio, il giocatore ha rivelato di avere un rimpianto. Ecco le sue parole riportate da PianetaSerieB.it.
Ho un solo grande rimpianto dopo Lecce e Napoli: il mancato esordio in Serie A. Ma c’è sempre tempo. Dopo un anno senza giocare, avevo bisogno di mettere minuti nelle gambe: per questo ho scelto la Carrarese.
Sono arrivato a Lecce a fine mercato cambiando squadra per la prima volta dopo dodici anni. Ho un po’ faticato ad adattarmi. La Juventus è stata casa mia. Arrivi che sei ragazzino, anzi bambino e vai via che sei grande: è normale che dispiaccia. Ho avuto un piccolo infortunio da cui mi sono ripreso bene, ma alla fine non ho trovato spazio.
