Trevisani: "Capisco la furia di Di Francesco, con quei punti il Lecce va in B"
Ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, il giornalista e commentatore Riccardo Trevisani ha espresso la sua opinione sul dubbioso contatto Paz-Ramadani.
Lunedì sera, nel solito appuntamento settimanale di “Fontana di Trevi ” sul canale di Cronache di Spogliatoio, al tavolo degli ospiti si è tanto discusso sulle decisioni arbitrali del fine settimana.
L'episodio
Un focus particolare c'è stato sul dubbioso contatto a centrocampo tra Nico Paz e Ramadani che, in Lecce-Como, ha permesso all'argentino di siglare il gol del vantaggio.
Le parole
Il noto giornalista e telecronista sportivo Riccardo Trevisani ha espresso fortemente il suo parere sull'accaduto, evidenziando ancora una volta la tendenza all'errore in questa stagione e portando avanti la sua battaglia contro la classe arbitrale.
Il giornalista romano ha affermato:
La Lazio si lamenta dei torti arbitrali, ma poi nessuno si ricorda di Lazio-Lecce. Voglio citarla perché il gol annullato a Sottil è una vergogna e perché Isaksen si tiene il volto per una mano appoggiata sul petto. Ma poi il Lecce si vede convalidare il gol di Nico Paz.
Per una sbracciata in pieno petto non è gol, però per una gomitata sul mento non viene annullato? Alla stessa squadra!
Se tu inverti le decisioni: Lazio-Lecce 0-1 e Lecce-Como 0-0 potrebbero ballare almeno 4 punti, e il Lecce con quei 4 punti va in B.
Io lo capisco che Di Francesco, non esattamente un casinista nella vita, sia impazzito. Lui in quel momento ha visto Sottil-Isaksen e comprendo perfettamente la sua rabbia.
E' una cosa inaccettabile e lo voglio ribadire anche questa settimana: in ogni campo, in ogni partita, ogni arbitro, guardalinee o var può fare una cosa totalmente casuale. Ogni settimana succede questo, si ha proprio la percezione in campo che possa succedere di tutto, qualsiasi cosa. Si arriverà allo sfascio totale. Questa settimana non è capitato nei big match, quando succede alle squadre piccole se ne parla ingiustamente poco, ma qui vengono decisi i campionati ed è come se nulla fosse.






