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Filippo Falco, calciatore del Lecce, è intervenuto su Instagram con FantaMasterApp parlando del club giallorosso e della sua quotidianità in questi giorni di quarantena. Questo il suo pensiero: “Io in nazionale? Fino a sei mesi fa era inimmaginabile, ma ora ci sono dentro. E’ un sogno, come per chiunque cominci a giocare a calcio. Continuando a giocare così, ci spero in una convocazione. Euro 2021? Per ora lo vedo come un sogno troppo grande. Mai dire mai, io continuo a lavorare, poi una chiamata potrebbe far piacere. Andare all’Europeo sarebbe il coronamento di una carriera. Quanto mi valuto? Non lo so, il mercato oggi è cambiato, tanta gente viene pagata tantissimo e ciò è un peso. Non so il mio valore, ma se continuo a crescere qualcuno ci fa un pensierino. Gol o salvezza? Preferisco non fare più gol e salvarmi subito. Niente doppia cifra, nessuno score personale sarebbe barattato col risultato di squadra. Ruolo? A me piace fare il trequartista, però mi adatto a fare la seconda punta. Mi adatto sempre. Spogliatoio Lecce? Il più simpatico di tutti era Tabanelli, ci faceva morire dalle risate. Andiamo tutti d’accordo e ognuno ha la sua particolarità. Lapadula arriva ogni giorno con un abito diverso, e lo sfottiamo spesso. Le maglie scambiate? Quattro anni fa presi la maglia di Dybala, ce l’ho conservata nell’armadietto. E’ il giocatore più forte della Serie A. Quest’anno ho preso Sensi, con cui ho giocato insieme a Cesena, e Di Francesco della SPAL. Quale vorrei avere? Ronaldo sarebbe troppo facile dirlo, è il desiderio di tutto. Ce ne sono tanti, il Papu Gomez, Ilicic. I due mi piacciono tantissimo. Mi pesa più il paragone con Chevanton o la similitudine Messi del Salento? Non mi pesa nulla, entro in campo sicuro di me e cerco di ripagare la fiducia facendo il bene della squadra e facendo divertire la gente. Con cosa ‘sgarro’ durante la quarantena? Coi pasticciotti. Come? Crema e amarena”.
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