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Questo pomeriggio andrà in scena il decimo confronto ufficiale, in partite di campionato, tra Padova e Lecce. Nei nove precedenti (tutti in Serie B) la squadra salentina non ha mai vinto in terra veneta, il resoconto parla di cinque pareggi e sei sconfitte. Quella di oggi sarà la terza gara che si giocherà allo stadio “Euganeo” (inaugurato nel 1994) dato che le prime sette partite tra le due squadre vennero disputate al vecchio stadio “Silvio Appiani”, intitolato all’ex calciatore biancoscudato morto durante la prima guerra mondiale. Il primo precedente tra le due squadre si giocò nel lontano campionato 1930/31, precisamente il 21 giugno 1931, alla penultima giornata. Fu un sfida anche tra i fratelli Gravisi (entrambi triestini di nascita) visto che tra i giallorossi giocava il fratello maggiore Giovanni mentre nella fila dei patavini vi era il minore, di due anni, Valerio. Sul campo il Lecce giocò una gara “decisa e generosa”, secondo quello che riportano le cronache del tempo, e mise in seria difficoltà il Padova. I padroni di casa infatti riuscirono a sbloccare il risultato solo a pochi minuti dalla fine con il centravanti Prendato (giocò anche nella Fiorentina, Juventus e Roma). Per riuscire ad ottenere un punto sul campo patavino il Lecce dovette attendere ben 53 anni. Il 2 dicembre 1984 (esattamente un anno dopo la scomparsa dei compianti Lorusso e Pezzella) i giallorossi guidati da Eugenio Fascetti conquistarono un prezioso pareggio per 1-1 su un campo allentato a causa della pioggia. Al gol di Sorbello per i padroni di casa rispose Ricardo Paciocco con una spettacolare semi-rovesciata che si insaccò all’angolino basso alla destra del portiere Benevelli. Il Lecce, quel giorno, scese in campo con Pionetti, Vanoli, Di Chiara S., Enzo, Miggiano, Miceli, Raise (58’ Luperto), Orlandi, Cipriani (46’ Paciocco), Di Chiara A., Palese. Altro prezioso pareggio il Lecce lo ottenne il 9 febbraio 1997. Il tecnico giallorosso Ventura dovette schierare una formazione rimaneggiata a causa delle numerose assenze ma riuscì comunque a conquistare un punto importantissimo nella corsa verso la Serie A. L’ex allenatore della Nazionale schierò in difesa un giovane Matteo Centurioni, attualmente tecnico dei biancoscudati (subentrato a Pierpaolo Bisoli nel marzo di quest’anno e precedentemente allenatore della formazione “Primavera”). L’ultimo precedente tra le due formazione risale al campionato 2009/10 (il 13 aprile 2010). All’iniziale vantaggio firmato dal difensore argentino Cuffa, il Lecce rispose con Guido Marilungo su prezioso assist del brasiliano Angelo. A fine stagione la squadra giallorossa allenata da Gigi De Canio festeggiò la promozione in Serie A da prima classificata. Tra le curiosità di questa sfida vi è certamente il fatto che il Lecce ha segnato le sue sei reti sul campo degli euganei solo grazie a degli attaccanti: Pitacco (1931/32), Paciocco (1984/85), Pasculli (1987/88), La Rosa (1991/92), Rizzolo (1992/93) e Marilungo (2009/10).
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