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Picerno-Taranto, finita 0-0 con la promozione in C dei padroni di casa, è stata una partita rocambolesca dentro e fuori dal campo, con un primo tempo che vede Favetta protagonista di due occasioni gol sprecate a pochi passi da Coletta, forse il migliore dei suoi. A rispondere a Favetta c'è Esposito che colpisce un palo a portiere battuto. Da sottolineare un rigore mancato per il Taranto con Oggiano che viene platealmente tirato già da Fontana. Nell'intervallo, come racconta blunote.it, succede l'impensabile: pare che un addetto alla sicurezza locale, armato di tirapugni, abbia aggredito alle spalle Favetta, Manzo e Croce, i quali adesso si trovano in ospedale per accertamenti. In tutto questo, Croce, reo di essersi difeso, è stato espulso, motivo per il quale il Taranto si è ritrovato in dieci per il secondo tempo. Intanto, l'aggressore è stato tratto in arresto dai carabinieri e, sebbene restio all'inizio, quando il Taranto ha deciso di proseguire la partita rientrando in campo, pare che il magistrato incaricato abbia chiesto di sospendere la partita, salvo poi acconsentirne il proseguimento dopo un'abbondante mezz'ora.Tuttopotenza.com aggiunge che un folto gruppo di sostenitori del Picerno, appostatosi in una zona di verde pubblico presente nell'impianto del "Curcio" e adiacente al pullman del Taranto, ha riempito di sputi e insulti i calciatori rossoblu che hanno reagito lanciandosi verso la rete di recinzione. Solo l'arrivo dei dirigenti delle due squadre e dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ancora. Di Bari, Salatino, Roberti e Marsili sono sembrati i giocatori più arrabbiati lamentando umiliazioni che il Taranto non le meritava. La comitiva poi è partita senza problemi dal "Curcio".
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