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Il Sassuolo di Fabio Grosso è una squadra pericolosa, fastidiosa, in grado di mettere in difficoltà chiunque soprattutto grazie alla velocità ed alle qualità tecniche dei suoi esterni d’attacco: Armand Laurientè e Domenico Berardi. Entrambi, però, sabato pomeriggio sono stati annullati dai terzini giallorossi Antonino Gallo e Danilo Veiga ed oggi, in questo spazio, vogliamo celebrare la prestazione del portoghese, bravo nelle due fasi e, a nostro dire, migliore in campo nel match contro i neroverdi.

Pagella e giudizio 

Ci siamo presi qualche giorno per esprimere un parere completo sulla partita di Danilo Veiga che, a caldo, abbiamo giudicato da 7 per intensità, qualità ed attenzione.

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Veiga 7

Un'ottima prova, in fase difensiva cancella dal campo Laurienté, recupera tanti palloni e si propone con buona convinzione in avanti.  

L’esterno difensivo giallorosso, in effetti, è stato quasi perfetto, con una sola sbavatura nella ripresa, quando ha litigato con il pallone e favorito una conclusione a rete di Berardi, per fortuna terminata a lato della porta difesa da Falcone. In quella occasione avrebbe dovuto difendere con maggiore attenzione il pallone, mentre si è lasciato prendere dalla foga di spazzare, quasi incespicando sulla sfera. 

Per il resto, il portoghese ha garantito solidità difensiva - gli esterni del Sassuolo non lo hanno praticamente mai saltato nell’uno contro uno - e corsa a perdifiato sulla sua fascia di competenza, con alcune discese parecchio interessanti. Certo, deve migliorare ancora nella scelta delle giocate quando ha il pallone tra i piedi ma si vede la mano del mister e l’impegno che l’ex Estrela Amadora ci sta mettendo. Rispetto alle prime uscite di inizio campionato è parso davvero un altro giocatore, molto più attento e dentro la partita.

La concorrenza fa bene

La concorrenza di Kouassi gli ha fatto certamente bene, permettendogli di lavorare ancora di più al massimo delle sue possibilità per ritrovare la maglia da titolare persa nelle prime uscite. 

Kouassi, dal canto suo, è un ragazzo giovane che ha bisogno di sbagliare per crescere, mentre Danilo Veiga deve garantire maggiore continuità di rendimento dopo aver vissuto un ambientamento formativo di 6 mesi nella scorsa stagione, durante i quali ha potuto conoscere la Serie A e le difficoltà tattiche del campionato italiano. 

Adesso la strada è stata tracciata. Non resta che lavorare e migliorarsi per il bene del Lecce, con una certezza inequivocabile: Danilo Veiga si sta riprendendo la fascia. 

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