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Negli ultimi giorni abbiamo guardato più programmi ed ascoltato più emittenti radiofoniche sportive del solito. Lo abbiamo fatto perché volevamo informarci ancor di più sul prossimo avversario del Lecce, la Juventus di Massimiliano Allegri. Viviamo in Italia, seguiamo da appassionati la Serie A ma questa per noi è come se fosse divisa in due gironi. Chi lotta per le zone nobili ci interessa il giusto, quasi poco. Anzi, ci interessa solo quando affronta i giallorossi e le sue dirette concorrenti alla salvezza.

Una incredibile scoperta 

Eppure, guardando, leggendo, ascoltando in giro abbiamo scoperto che la Juventus ha già giocato a Lecce, ha pure vinto ed ora è in testa alla classifica, in attesa che l’Inter, impegnato nelle sfide di Supercoppa Italiana, recuperi la sua giornata numero 21. Scusateci, non ci siamo nemmeno accorti della presenza dei campioni bianconeri nel Salento. Forse non siamo stati informati della partita, tant’è che non ci siamo presentati allo stadio e non vi abbiamo raccontato come è andata. 

Ovviamente stiamo volutamente esagerando, ma credeteci non poi così tanto. Da programma a programma, da trasmissione a trasmissione, tutti, addetti ai lavori, giornalisti ed opinionisti, sono convinti che la Juventus nel Salento avrà vita facile. Conquisterà agevolmente i 3 punti e volerà momentaneamente in testa alla classifica, così da rendere la Serie A finalmente appassionante, con uno scontro punto a punto con l’Inter che in molti si augurano possa durare fino a fine campionato.

Lecce protesta intorno ad Abisso

Nessuno ha tenuto conto che dall’altra parte c’è il Lecce di D’Aversa. Nonostante i 21 punti ed un rendimento casalingo di tutto rispetto, a nessuno è venuto in mente che la partita di domenica sera non è poi così scontata. E che, soprattutto, nel calcio, perfino in quello italiano, non è mai azzeccato dare tutto per scontato. 

Abbiamo voluto utilizzare questo titolo per enfatizzare il concetto che volevamo esprimere. Lo abbiamo rievocato per ricordare il famoso titolo de La Gazzetta dello Sport: “Forza Toro, l’Italia è con te”. Senza vittimismo ci sentiamo di dire che la storia si ripete e che per la stampa nazionale il Lecce dovrebbe recitare sempre il ruolo di vittima sacrificale. Anche nelle stagioni in cui squadra e società dimostrano di meritare la categoria, portando avanti un progetto sano, visionario, forse troppo avanti per un sistema calcio fermo a 30 anni fa e vittima di sé stesso. 

Domenica vorremmo vedere una squadra arrabbiata. Per gli ultimi risultati, per la palla che non entra e per le partite giocate a metà, con una frazione da incorniciare e l’altra da dimenticare. Domenica, però, vorremmo vedere anche una squadra che ha assorbito tutto quello che è stato detto in questi programmi ed in queste trasmissioni e risponde sul campo, con coraggio: a testa alta e petto in fuori. 

Vada come vada 

La Juventus è più forte e probabilmente vincerà, ma per farlo dovrà dare tutto ed ancora di più. Dalla sua parte, il Lecce dovrà giocare la partita perfetta e poi chissà, magari domenica 21 gennaio è la serata giusta per vedere le stelle cadenti. 

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